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Brugnone: “La beffa dell’abbonamento al parcheggio della stazione Nord”

Il consigliere comunale di Italia Viva segnala il caso dei cittadini che non riescono a rinnovare l'abbonamento al parcheggio a causa dei termini ristretti per poterlo fare: "Così il costo sale da 22 a 90 euro. Va cambiato"

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Accade ogni gennaio e ogni settembre: diversi cittadini si trovano impossibilitati a rinnovare l’abbonamento al parcheggio adiacente alle Ferrovie Nord entro i primi cinque giorni del mese previsti dal regolamento. E questo perché probabilmente, e giustamente, non si trovano in città perché in vacanza.

Con la conseguenza non solo di perdere l’accesso garantito a un parcheggio per cui ogni mese chi ha l’abbonamento del treno paga 22 euro, ma di esser costretti a pagarne 6 al giorno. Che calcolati su un utilizzo di cinque giorni lavorativi per almeno tre settimane (la prima del mese non si è utilizzato) fanno 90 euro. Quattro volte il prezzo base.

«Questo è inaccettabile – commenta Brugnone. Capisco la scelta dell’Amministrazione di dare un tetto massimo di giorni per il rinnovo dell’abbonamento, così da permettere a chiunque di accedere a un parcheggio con numero di posti limitato. Ma è anche vero che non si può discriminare chi non è presente in città per le proprie legittime ferie lavorative e si trova quindi impossibilitato a rispettare tale scadenza. Per di più in alcuni casi Agesp ha impedito agli utenti di usufruire dell’abbonamento settimanale, perché – secondo quanto riferito da alcuni cittadini rivoltisi agli appositi sportelli – secondo la partecipata del Comune i posti disponibili anche per tali abbonamenti sarebbero tutti occupati. Quando è palese che se invece trovi posto pagando il singolo giorno, di posti liberi ce ne sono».

Per questi motivi il consigliere comunale ha presentato un’interrogazione in cui chiede all’Amministrazione che nei mesi di gennaio e settembre vengano aumentati i giorni i giorni in cui è possibile rinnovare automaticamente l’abbonamento passando da cinque a dieci:  «Non solo: non si capisce perché, passati i cinque giorni richiesti bisogna per forza recarsi in Agesp e non è possibile ricaricare la propria tessera direttamente agli sportelli presenti all’interno del parcheggio. Anche questo deve cambiare. È infine necessario apporre dei cartelli maggiormente visibili che avvisino gli utenti e spieghino in maniera dettagliata le conseguenze del mancato rinnovo».

Brugnone conclude chiedendo maggiore attenzione all’utenza da parte di Agesp e dell’amministrazione comunale: «Quei parcheggi servono ai cittadini di Busto Arsizio che sono costretti ogni giorno a spendere soldi semplicemente per potersi recare a lavoro o in università. Quello che devono fare Agesp e il Comune di Busto Arsizio è andargli incontro, non rendergli la vita più difficile».

Pubblicato il 19 Gennaio 2020
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