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Integrazione a scuola, la Lega non la vuole. L’appello di Bust’Occhi aperti sul mondo

Il consiglio comunale di lunedì si dovrà esprimere sul progetto "donne e minori" alle scuole De Amicis, attivo dal 2012 con ottimi risultati. L'appello dell'associazione che si occupa di integrazione

Nei giorni scorsi il capogruppo della Lega in consiglio comunale a Busto Arsizio, Ivo Azzimonti, ha rilasciato un’intervista alla Prealpina nella quale ha dichiarato che il suo partito non appoggerà nessun tipo di contributo economico per il progetto di integrazione di figli e genitori stranieri delle scuole De Amicis, portato avanti dal 2012 e con ottimi risultati. L’iniziativa aveva trovato l’appoggio di una maggioranza trasversale che andava dal Pd a Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lombardia Ideale. La Lega si chiamò subito fuori.

Maggioranza trasversale per la mozione sull’integrazione di donne e minori

Ora l’associazione “Bust’Occhi aperti sul mondo”, che raccoglie diverse realtà che si occupano di stranieri e integrazione, chiede che il consiglio comunale di lunedì sera (17 febbraio) sappia discutere serenamente e valutare con attenzione un progetto che ha bisogno di un piccolo finanziamento per poter proseguire su basi solide.

Di seguito il comunicato

Stando agli ultimi rilevamenti anagrafici un cittadino bustese su dieci è di origine straniera, migliaia i bambini figli di immigrati che frequentano le nostre scuole, migliaia i lavoratori provenienti da altri che contribuiscono a tener vivo il tessuto economico e produttivo della città. Solo la coesione sociale e l’integrazione culturale possono rafforzare i vincoli fra la nostra città e gli immigrati che risiedono, studiano e lavorano a Busto.

Un ruolo decisivo in questa tessitura di relazioni è svolto dalle donne immigrate: basta pensare alle centinaia di collaboratrici e badanti che provvedono non solo a rigovernare i nostri domicili privati ma anche a curare i nostri anziani e i nostri malati. Oltre a questo, decisivo in questa costruzione di relazioni capaci di consolidare i legami fra stranieri è città è assicurato da tantissime donne straniere che educano i propri figli a una proficua convivenza e collaborazione con i loro coetanei di cittadinanza italiana. Strumenti decisivi e irrinunciabili a questo fine sono per queste donne straniere la conoscenza della lingua italiana e anche della nostra cultura e delle nostro consuetudini di vita quotidiane.

In questo contesto l’attività svolta ormai da otto anni, nelle scuole De Amicis, dal progetto “Donne e minori” assume un ruolo esemplare: un’attività svolta da insegnanti e volontari che mette al centro delle proprie finalità proprio l’integrazione culturale delle donne immigrate e che ha finora dati ottimi risultati, abbattendo le barriere non solo linguistiche che rendono difficile il colloquio fra Busto e il mondo dell’immigrazione stabile e regolare.

Ecco perché suscita stupore e incredulità la posizione di chiusura e ostilità al progetto assunta pubblicamente sul vostro giornale dal capogruppo leghista Ivo Azzimonti, che nega la possibilità di un sostegno economico del comune a questo progetto (qualche migliaia di euro sono quasi nulla se raffrontate alle dimensioni del bilancio di Busto), affermando che “qui si parte dal presupposto che le donne siano inferiori”. Una motivazione infondata che non ha alcuna corrispondenza con la realtà del progetto “Donne e minori” e che pertanto ci risulta del tutto incomprensibile.

L’auspicio è quello di vedere invece, lunedì sera 17 febbraio, l’intero Consiglio Comunale impegnato in una discussione non preconcetta sulla richiesta di sostegno da parte della scuola De Amicis che consenta di far maturare, in un sereno confronto, posizioni e scelte di apertura tese realmente a rafforzare gli strumenti per la piena integrazione delle componenti immigrate che sono da tempo parte essenziale del tessuto umano e civile di Busto.

Continuiamo infatti a credere e a sperare che l’integrazione civile e culturale non sia obiettivo esclusivo e precipuo delle forze del centro sinistra ma che essa riscuota invece l’aperto, attivo e convinto sostegno di gran parte delle forze politiche presenti in Consiglio Comunale, al di là dei contrapposti schieramenti. Questa l’aspettativa della rete “Bust’Occhi aperti sul mondo” che riunisce da tempo decine di gruppi, enti, associazioni, comunità, impegnati per l’affermazione nel nostro territorio del dialogo fra immigrati e cittadini bustesi.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 15 Febbraio 2020
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