Lavoratrice fuori organico, scontro tra Comune di Samarate e sindacato
Il caso sollevato dalla Cub: "Rischia di fatto il licenziamento". Il sindaco Enrico Puricelli: "Già previsto un incontro con il sindacato e la dipendente"

«Il Comune di Samarate, con deliberazione della Giunta Comunale n. 15 del 17 febbraio ha deciso di mettere in disponibilità (che di fatto equivale al licenziamento) una lavoratrice che per 20 anni ha prestato servizio nell’Amministrazione».
È scontro a Samarate tra sindacato ed ente Comune, sul caso di una dipendente categoria A messa in mobilità.
«Cosa ha combinato questa lavoratrice? Si è resa responsabile di gravi comportamenti censurabili che, a norma di Contratto, prevedono il licenziamento ? No, in 20 anni nemmeno un richiamo verbale» dice la Cub. «Semplicemente è successo che la lavoratrice, già da tempo sofferente per serie patologie attestate dai medici, alla fine del 2019 è stata giudicata dal Medico del Lavoro permanentemente non idonea alle mansioni per le quali è stata assunta, ovvero ausiliaria dell’Asilo Nido».
«La normativa – continua la Cub – prevede che in tali casi il lavoratore possa essere ricollocato utilmente in un altro settore, ma la Giunta ha sancito che non esiste nemmeno un posto dove questa lavoratrice possa continuare a lavorare. Eppure quando in precedenza il Medico del Lavoro aveva attestato solo l’inidoneità temporanea alle mansioni, la lavoratrice era stata inserita proficuamente in un ufficio dove aveva potuto apprendere nuove conoscenze e dare un supporto operativo al personale in servizio, notoriamente carente a causa del blocco delle assunzioni degli ultimi 10 anni».
Il Comune l’ha messa in mobilità, avendo trovato difficoltà per un nuovo incarico. Ma d’altra parte questo stesso elemento non fa ben sperare per il futuro: «Quasi tutti i Comuni hanno abolito nelle proprie dotazioni organiche la Categoria A (quella più bassa), quindi sarà impossibile trovare un posto di lavoro in un’altra amministrazione pubblica» sottolinea il sindacato.. E tutti lo possono capire: senza uno stipendio cambia la vita di tutti i giorni, arrivano le difficoltà e subentra lo sconforto».
«Chiediamo che Sindaco e Assessori si pongano qualche ulteriore domanda, riesaminino il caso, facciano gli opportuni approfondimenti su quanto finora accaduto e rivedano la decisione assunta».
Da parte sua il sindaco Enrico Puricelli non si sbilancia, ma ricorda che aveva già previsto un incontro «con il sindacato e la dipendente» ma che questo è slittato visti gli impegni legati al contenimento del Coronavirus. Per il resto, il sindaco attende di approfondire con il segretario comunale e ribadisce la disponibilità a incontro
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