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Ubi Banca: l’incertezza pesa sulla domanda credito

Luca Gotti, responsabile macroarea territoriale Bergamo e Lombardia Ovest, spiega la contrazione delle richieste al sistema da parte di famiglie e imprese. Abbiamo continuato a fare il nostro lavoro e ad essere la banca del territorio, supportando la domanda da parte delle famiglie, sia sul fronte immobiliare sia sul fronte dei consumi»

Accordo Ubi Banca Confartigianato

Anche se questo è un periodo molto favorevole per l’erogazione del credito alle imprese, l’incertezza e le tensioni che dominano i mercati internazionali, da ultimo il coronavirus, hanno aumentato la prudenza degli imprenditori verso gli investimenti e una minore propensione all’indebitamento con le banche.  È “Il tempo delle incertezze” come direbbe l’economista Mario Deaglio, autore del Rapporto Einaudi sull’economia globale e l’italia.
Incertezza evidenziata anche dalla stessa analisi congiunturale dell’ultimo trimestre del 2019, presentata dall‘Unione degli industriali della provincia di Varese nella conferenza stampa di inizio d’anno: rallenta la produzione e diminuiscono gli investimenti. Tendenza confermata anche a livello nazionale dai dati Istat.

Tutto questo per una banca di sistema come Ubi Banca si riflette sulla domanda di credito. «Dopo un avvio d’anno in linea con la fine 2018 – spiega Luca Gotti, responsabile macroarea territoriale Bergamo e Lombardia Ovest di Ubi Banca – è andata via via incrementandosi quella generalizzata prudenza all’indebitamento sia da parte delle famiglie sia da parte delle imprese e che si traduce inevitabilmente in un calo delle richieste al sistema. Un sistema bancario, Ubi Banca in primis, che manifesta spazi di disponibilità importanti ma che subisce l’insicurezza e l’instabilità dei contesti globali economici e geopolitici che condizionano appunto le scelte di imprese e famiglie. Ciò non significa affatto che è mancato il nostro sostegno. Abbiamo continuato a fare il nostro lavoro e ad essere la banca del territorio, supportando la domanda da parte delle famiglie, sia sul fronte immobiliare, che ricordo essere sempre favorito da un contesto di tassi ai minimi storici, sia sul fronte dei consumi».

Ubi Banca veniva da un anno, il 2018, che lo stesso Gotti definì come «il migliore degli ultimi dieci». Con la stagnazione dell’economia già evidente nell’ultimo trimestre del 2019 una performance meno brillante in tema di domanda del credito è più che giustificata. Si sta comunque parlando di numeri di tutto rispetto considerato che le erogazioni di mutui da parte di Ubi Banca alle famiglie ammontano a 400 milioni di euro, di cui oltre 4.000 per comprare casa, la cui scelta continua ad essere indirizzata verso il tasso fisso. «Sul fronte dei consumi Ubi Banca ha erogato circa 17.000 nuovi prestiti personali  per 150 milioni di euro – sottolinea il manager – a cui si aggiungono oltre 2.500 operazioni di cessioni del quinto per 40 milioni, fattispecie questa in continua crescita. Sempre in quest’ottica, nei primi mesi del 2019 è stato lanciato il nuovo servizio “RicariConto” che consente di alimentare il saldo del conto corrente, rateizzando una o più spese già addebitate, come bonifici, carte di debito, bollette e pagamenti vari (es. rette universitarie, spese condominiali, spese mediche). Un prodotto finanziario flessibile che consente di gestire la propria liquidità in totale autonomia e le cui numeriche di adesione, oltre 60.000, documentano come sia particolarmente gradito dalla nostra clientela».

Infine, cresce significativamente la consistenza della ricchezza finanziaria complessiva, con particolare rilevanza (a doppia cifra su anno precedente) della componente gestita (Sicav-Fondi Comuni) e delle polizze vita. «Sono strumenti sempre più apprezzati da una clientela che da anni ha acquisito sempre più consapevolezza in materia  e continuamente supportata nelle scelte dalla consulenza dei nostri specialisti sulla rete. Complessivamente sul territorio il dato cumulato di diretta e indiretta supera i 40 miliardi di euro in crescita di circa il 6%. Una consapevolezza questa che rileviamo in aumento anche sul fronte della protezione, con dati in aumento anche sul comparto assicurativo ramo danni. Consapevolezza di protezione che riscontriamo anche nel mondo imprenditoriale con significativi valori di incremento delle polizze danni alle aziende, a conferma della necessità sempre maggiore di essere tutelati e protetti per fronteggiare gli imprevisti di ogni genere».

 

Pubblicato il 11 Febbraio 2020
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