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Naviglio Grande e Villoresi, “vietati gli assembramenti”

Dopo le disposizioni del governo, molti ragazzi hanno continuato ad affollare le alzaie del Naviglio e del canale Villoresi. Il presidente del Consorzio Folli ha specificato che è gli assembramenti sono "severamente vietati"

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«Affollare le alzaie è un comportamento estremamente irresponsabile». Le parole sono del presidente del Consorzio Villoresi Alessandro Folli, che nei giorni successivi all’emanazione del DPCM del premier Giuseppe Conte ha ricevuto molte segnalazioni da diversi comuni del consorzio circa una folta presenza di persone, soprattutto ragazzi, sulle alzaie del Naviglio Grande.

Folli precisa che le attività all’aperto sono consentite, come la corsa o le passeggiate, ma solo individualmente e in zone scarsamente frequentate. Gli assembramenti – è bene ricordarlo – sono severamente vietati, così come le attività collettive. «Le alzaie – ha detto il presidente del Consorzio – hanno dei limiti di spazio, per la loro conformazione, e per questo non si possono frequentare in gruppo». La priorità assoluta è limitare il più possibile la diffusione del coronavirus, che potrebbe mettere a serio rischio la tenuta del Sistema Sanitario Nazionale, con conseguenze gravi per tutti.

«La trasmissione del virus – ha spiegato Folli – è agevolata dalla presenza di numerose persone in poco spazio, anche se all’aperto; è necessario mantenere la distanza di sicurezza tra persone di almeno un metro, anche all’aperto ribadisco. Quella contro il Coronavirus è una battaglia che possiamo vincere insieme, attenendoci ad una serie di comportamenti semplici che però dobbiamo osservare con puntualità: evitare il diretto contatto con gli altri, lavarsi le mani di frequente, starnutire e tossire in fazzoletti usa e getta. È a rischio la tenuta del sistema sanitario nazionale, che sinora ha fronteggiato con i propri medici, infermieri e soccoritori l’emergenza in corso in modo encomiabile e la sopravvivenza delle fasce della popolazione più deboli, tra cui gli anziani e gli immunodepressi, di cui dobbiamo farci carico. Stiamo a casa il più possibile, è fondamentale, non affolliamo luoghi pubblici e neanche le alzaie” prosegue Folli. “Se le strade alzaie continueranno ad essere così frequentate saremo costretti a chiuderle, chiedendo supporto alle forze dell’ordine e alle amministrazioni locali per far rispettare le prescrizioni. Non vorremmo arrivare a questo punto in un momento in cui già tanto è chiesto ai cittadini».

Pubblicato il 11 Marzo 2020
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