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Divieto bici su Trenord, “un controsenso”

Il dem Carlo Borghetti critico sulla decisione della società controllata dalla Regione: "Con un minor carico di passeggeri dovrebbe anzi essere facilitato il trasporto delle biciclette"

carlo borghetti

«Un vero e proprio controsenso». Così il vicepresidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti (Pd) bolla la circolare interna di Trenord che dal 3 giugno – «giornata mondiale della bicicletta», sottolinea ironicamente Borghetti – ha vietato il trasporto delle biciclette su tutti i treni del servizio regionale.

I motivi addotti sono le norme di sicurezza anti-Covid che riducono i posti, ma la decisione ha da subito suscitato parecchie perplessità e scatenato le proteste di molti pendolari.

«Mentre molti si tanno muovendo per agevolare l’utilizzo delle biciclette sui mezzi pubblici e sulle strade, Trenord decide di andare nella direzione opposta, adducendo motivazioni che non sono affatto convincenti. Con un minor carico di passeggeri dovrebbe anzi essere facilitato il trasporto delle biciclette, ma se anche ciò non fosse possibile per la conformazione dei convogli, Trenord dovrebbe allora garantire carrozze ulteriori e dedicate. Non è pensabile, oggi come oggi, che la soluzione sia quella di eliminare le biciclette che rappresentano anzi la giusta direzione da intraprendere».

L’aspetto paradossale è che il divieto di trasporto delle bici arriva in un momento in cui si parla di aumento dell’uso della due ruote, in cui il Comune di Milano (e non solo) sta spingendo per la realizzazione di nuove ciclabili e in cui è la necessità di ridurre e scaglionare le presenze sui mezzi pubblici deve ancora trovare soluzioni, nella metropoli e in provincia (vedi l’esempio delle città polo scolastico). Allo stato attuale, poi, il divieto che dovrebbe essere già in vigore non viene neppure comunicato sui canali ufficiali.

Pubblicato il 05 Giugno 2020
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