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La casette dell’acqua nel mirino dei vandali

Fiab Amicinbici di Cardano al Campo denuncia la presenza di ragazzini nei pressi delle due casette dell’acqua: “Un bene comunale continuamente maltrattato”

Casetta dell’acqua cardano al campo

La buona notizia è che le casette dell’acqua di Cardano al Campo sono riaperte. Quella cattiva è che sono prese di mira dai vandali. L’associazione cardanese di ciclisti Fiab Amicinbici ha scritto al sindaco Maurizio Colombo per denunciarlo.

“Come gruppo di cicloamatori – ha scritto Luigi Iametti – quando partiamo dalla nostra piazza per le gite domenicali, spesso ci fermiamo a rifornire le nostre borracce alla casetta dell’acqua in piazza Ghiringhelli (nella foto, l’inaugurazione nel 2009, ndr)”.

”Purtroppo quest’anno, a causa del Covid-19, le nostre iniziative sono sospese, ma io e mia moglie, in solitaria, cerchiamo di mantenere questa abitudine. Succede che giovedì scorso, ci rechiamo in bici presso la casetta per rifornirsi di acqua prima di intraprendere il nostro giretto pomeridiano. Ci sono 4 ragazzi di circa 12-13 anni che giocherellano e si tirano scherzosamente un po d’acqua. Chiedo cortesemente di poter accedere al rifornimento delle nostre borracce, per tutta risposta quello che sembra essere il “capo” del gruppetto avvicina la bocca all’erogatore per bere direttamente, incitando gli altri a fare lo stesso. Al che, mia moglie si rivolge al gruppo ricordando la gravità di questa azione antigienieca, per loro stessi, i loro familiari e l’intera comunità. Per risposta, iniziano velati insulti, allora minaccio di intervenire e il gruppo si disperde. Condivido questa esperienza su una chat locale e con grande sorpresa ricevo parecchi commenti di situazioni analoghe successe anche alla casetta dell’acqua del Cuoricino”.

“Le due casette dell’acqua di Cardano sono state volute dai cardanesi attraverso il processo del bilancio partecipativo e realizzate dalle precedenti amministrazioni, sono un bene comune che hanno contribuito a ridurre negli anni la produzione di parecchi quintali di rifiuti in plastica. Un vero peccato quindi che pochi maleducati ed incivili pregiudichino la possibilità di poter continuare ad usufruire del servizio”.

Pubblicato il 29 Giugno 2020
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