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Cardano al Campo, anche Forza Italia dice no

La sezione cittadina del partito di Silvio Berlusconi ha annunciato il proprio voto al referendum costituzionale

forza italia

Sul piano nazionale ci sono diverse posizioni, e la segreteria ha lasciato libertà di voto. Ma a Cardano al Campo sono convinti: Forza Italia vota no. Il partito, guidato in città da Milena Melato, ha annunciato il proprio voto nell’ultimo giorno di campagna elettorale.

“Tra pochi giorni anche i Cardanesi saranno chiamati alle urne per esprimere la loro opinione sulla riforma che prevede il taglio dei parlamentari. La sezione cittadina chiede ai propri iscritti e simpatizzanti, e ai cittadini cardanesi, di esprimere il proprio No nell’urna della consultazione del referendum confermativo della riforma costituzionale”.

Referendum taglio parlamentari: per cosa si vota il 20 e 21 settembre

“L’ha detto anche in questi giorni il nostro presidente Silvio Berlusconi: “Fatto così, il taglio dei parlamentari è solo una riduzione degli spazi di rappresentanza e di democrazia”. Forza Italia è sempre stata in prima linea rispetto alla necessità di riformare il nostro sistema parlamentare, rendendolo più efficiente, con il superamento dell’anacronistico principio del bicameralismo perfetto, e allargando gli spazi di partecipazione democratica, ad esempio con l’elezione diretta del Capo dello Stato. Questa “riforma” del taglio dei parlamentari invece, slegata da una seria revisione organica delle istituzioni rappresentative, non fa altro che comprimere gli spazi di rappresentanza e di democrazia, senza peraltro garantire un vero miglioramento dell’efficienza dell’attività parlamentare. Insomma, si tratta di uno spot propagandistico che, pur partendo da un principio in parte condivisibile, rischia di creare solamente danni alla nostra democrazia. Uno spot peraltro ingannevole, se pensiamo che i promotori di questa riforma costituzionale fanno credere che il taglio dei parlamentari comporterà notevoli risparmi per le casse dello Stato, quando in realtà ridurrà il costo del Parlamento di appena 60 milioni di euro all’anno, praticamente il prezzo di una tazzina di caffè al bar per ciascun cittadino italiano. Ne vale la pena? Noi crediamo proprio di no. Così come crediamo che questo taglio aprirebbe un grosso problema di adeguata rappresentanza dei territori nelle aule parlamentari”.

Giovani e convinti: il No al referendum di Stefano Dozio e Massimo Poliseno

“Forza Italia non intende sottrarsi alla sfida del rinnovamento del sistema politico-istituzionale di questo Paese, anzi ha sempre posto questa questione tra le proprie priorità. Ma il problema della politica italiana non è quantitativo, ma qualitativo. Non sono i costi ma l’inefficienza. Non è il numero dei parlamentari ma la loro capacità e competenza. La demagogia del Movimento Cinque Stelle e la retorica dell’antipolitica, ancora una volta, indicano falsi problemi e propongono soluzioni sbagliate (per non dire sballate). Domenica 20 e lunedì 21 settembre abbiamo l’opportunità di dire No a questo approccio fallimentare alle istituzioni. Facciamo sentire la nostra voce. Perché la buona politica non si promuove tagliando gli spazi di rappresentanza, ma elevandone il livello qualitativo. Noi votiamo No per raccogliere questa sfida”.

Pubblicato il 18 Settembre 2020
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