Scuola, il Pd di Gallarate incalza il Comune: “Su trasporti e spazi per il voto non si è mosso un dito”
Preoccupa in particolare la questione dei bus per le scuole. "Le nostre proposte sui trasporti, fatte a maggio, sono state ignorate"
Per far arrivare a scuola i ragazzi «l’amministrazione confida nella buona volontà dei genitori e delle famiglie, o forse nel caso».
Il Pd di Gallarate torna sul tema dei trasporti scolastici, individuato già nella primavera scorsa come possibile nodo problematico per la scuola in epoca Covid. «Forse anziché confidare avrebbe fatto meglio se in questi mesi l’amministrazione avesse mosso anche solo un dito per affrontare un problema che non solo era prevedibile, ma anche largamente annunciato».
Questa settimana l’amministrazione ha affrontato il tema mettendo in contatto Amsc (che garantisce trasporto urbano) e le scuole: «Il nostro ruolo è solo di facilitare i contatti» ha spiegato l’assessore Palazzi». La ripartenza non è facile, sta emergendo qualche difficoltà e non è detto che ci sia la capacità di trasportare tutti: qualcuno potrebbe dovere ripiegare su bicicletta o monopattino (il Pd fa riferimento anche ad una frase apparsa sulla stampa).
La prospettiva non è per forza negativa, anche se richiede di muoversi in sicurezza.
«L’assessore Palazzi è evidente che non ha posto l’attenzione e non si è messo al lavoro per mettere in sicurezza le strade che i ragazzi in bici o sul monopattino dovranno percorrere per raggiungere le scuole» sottolinea Anna Zambon.
«Non è stato speso un euro per la mobilità dolce, non sono stati usati i fondi subito disponibili allo scopo. La proposta di Pd, Cev, +Gallarate (presentata a maggio con anche relativo tour della città in bici) non è stata nemmeno presa in considerazione, non è stata degnata di una risposta».
Altro punto caldo: «Questo stare sotto il minimo sindacale, per di più in una situazione che non ha mai avuto pari nella storia recente si vede con il tema referendum. Da mesi si discute dell’opportunità della data, e da mesi moltissimi Comuni hanno quantomeno provato a trovare soluzioni alternative. Il vero problema è che a Gallarate non è stato nemmeno chiesto o proposto niente: non c’è niente di azzardato nel proporre! La Giunta, anche sotto questo aspetto, non ha mosso un dito e ora si giustificano dicendo che non era possibile fare niente».
«I problemi – conclude Zambon – non vanno schivati, vanno affrontati».
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