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A Casorate debutta il Cassani bis, tra prove di dialogo e prime scintille

Casorate Sempione consiglio comunale 2020

Dichiarazioni distensive e qualche apertura, bilanciate – per così dire – dal primo scontro di merito, sulla variazione del Piano opere pubbliche. A Casorate Sempione parte così il secondo mandato di Dimitri Cassani.

«Dopo cinque anni posso dire che per forza è il sindaco di tutti, anche quelli che non l’hanno votato e che non gli piace» ha esordito Cassani, forte di una affermazione netta. «E ancora di più per il 40% che non è venuto a votare, anche se c’è stato qui un aumento dei votanti».

Cassani ha anche annunciato i consiglieri delegati, che affiancheranno la (già annunciata) giunta comunale: Mauro Garzonio si occuperà di sicurezza e ProCiv, Giuseppe Perazzolo di territorio ambiente e patrimonio, Ruben Taiano di commercio e affari generali (è inoltre capogruppo di maggioranza), Rossella Piccinelli di promozione turistica e del territorio, una delega nuova.

Al di là delle dichiarazioni consuete da primo consiglio comunale – volontà di dialogo dalla maggioranza e una opposizione costruttiva – qualche segnale distensivo c’è stato, nel tono generale, ma ad esempio nell’intervento di Cinzia Scandolara sullo spinoso tema della ferrovia e del Masterplan: divisivo nei mesi scorsi, adesso parrebbe orientato ad una almeno parziale convergenza, dopo l’annuncio del ricorso al Tar contro il progetto. Martina Grasso ha fatto riferimento un po’ polemicamente al programma del 2015 («molte cose rimaste sogni») ma al contempo ha chiesto un dialogo sulle proposte su cui può esserci convergenza.

Casorate Sempione consiglio comunale 2020
Il giuramento di Cassani

Ciò detto, nel primo consiglio è stato inserito – un po’ in extremis – anche un punto non consueto, l’aggiornamento del Piano opere pubbliche per dare continuità al progetto di rinnovo della palestra e della piazza, dopo che la Regione ha eccepito sull’intervento (un passaggio che ha causato grandi polemiche nel giorno in cui si chiudevano le urne).

«La variazione è arrivata solo tre giorni fa e i documenti leggermente dopo, non ci è stato dato tempo per esaminarli» ha detto Isacco Boffi, dalle file di Casorate Democratica. «Partecipare ad una votazione significa assumersi la responsabilità di un progetto che in questo caso ha le sue radici nel passato e su cui non abbiamo elementi sufficienti, per questo riteniamo di non partecipare al voto».

.«L’intervento è stato deliberato in giunta prima delle elezioni, il 17 settembre, ma è stato reso noto il 21, dopo il voto. Perché» ha aggiunto la capogruppo di Casorate Aperta Martina Grasso, tornando sulla polemica. «La delibera è stata resa pubblica, come di consuetudine, dopo la firma del segretario» ha ribattuto Cassani. «Non c’è nessun intento di nascondere qualcosa ai cittadini». Anche la copertura (col ricorso all’avanzo di bilancio) è diventata oggetto di discussione, con il vicesindaco Carlo Demolli che ha risposto alle ceritiche di Isacco Boffi: «Voglio tranquillizzare: non c’è nessuna mancanza di copertura». E subito dopo ha aggiunto, un po’ paterno un po’ sarcastico: «Col tempo vedrete come funziona», riferito ai giovani consiglieri che formano metà del gruppo di minoranza.

Casorate Sempione consiglio comunale 2020

Un’altra, misurata polemica c’è stata anche sull’assenza della trasmissione in streaming, che era stato annunciato ma non alla fine non è stato garantito (come comunicato il giorno stesso sui canali social del Comune). L’amministrazione dice che si sta attrezzando per garantirlo in modo stabile in futuro, dopo che è abortito il tentativo di garantirlo in modo “artigianale”. Peraltro la sala era piuttosto piena, si sono visti anche il consigliere regionale leghista Emanuele Monti e l’europarlamentare leghista Isabella Tovaglieri.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 09 Ottobre 2020
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