Mascherine e commozione per la ripresa del Cineforum delle Arti
Le mascherine e i posti dimezzati per ovvie ragioni di prevenzione, la commozione nel ricordo di don Alberto: un piccolo segno di speranza la ripresa dello storico appuntamento della cultura d'autunno
C’era un po’ di commozione, alla ripresa del cineforum delle Arti a Gallarate. Per il pensiero rivolto a don Alberto Dell’Orto, scomparso lo scorso agosto, ma anche per la ripresa coraggiosa di un momento di cultura, d’incontro, di riflessione, a cui tanti della zona del Gallaratese sono affezionati.
Alle 21 c’era ancora una lunga coda, ben disciplinata, fuori dal teatro. All’interno i posti sono dimezzati (le sedute ribaltabili sono persino legate con corde) e il pubblico ben distribuito: ci si saluta a distanza, non si può far chiacchiere a capannelli, il piccolo cenacolo del cineforum si reinventa un po’.
Prima dell’introduzione al film ha portato un saluto monsignor Riccardo Festa, come parroco della parrocchia al cui interno è cresciuta l’esperienza del teatro: «Don Alberto ha lasciato un bel gruppo affiatato di volontari e ha formato anche un bel pubblico, basta vedere questa sera quanta gente è qui per vedere e riflettere su un film impegnativo».
Nel film “La vita nascosta – The Hidden Life” Terrence Malick racconta un coraggioso obiettore di coscienza che sfida il nazismo.
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