“Capre!”. Ilario Vinciguerra contro le sirene delle ambulanze
Molti soccorritori sono indignati dalle parole dello chef, che ha parlato di "terrorismo" e ha usato anche un insulto. Lui si difende: "Anche persone che lavorano sulle ambulanze mi danno ragione"
«Guardate che terrorismo!». Domenica di rabbia e polemica, per lo chef Ilario Vinciguerra, che con una story su Instagram se l’è presa con l’uso (a suo dire) eccessivo delle sirene delle ambulanze. Un intervento che sta provocando molte reazioni anche tra volontari e dipendenti di Croce Rossa.
Vinciguerra parla prima camminando per Gallarate: «È già un momento di m…a, qui sembra che ci sta la guerra civile» dice in una delle prime story, nella mattina di domenica.
In una successiva inquadra un’ambulanza in transito in via Roma, dove affaccia il giardino del suo ristorante: «La strada è vuota, guardate queste capre, guardate che terrorismo: i bambini sono spaventati, i cani sono spaventati, gli animalisti per questo non fanno nulla? Ogni volta devo tranquillizzare mia figlia»
Le reazioni non si sono fatte attendere, con tanti post indignati di persone che lavorano nel soccorso e che oltretutto in queste ore stanno vivendo grande pressione (spesso con ore di attesa per la consegna dei malati, come documentato nei giorni scorsi a Tradate e proprio Gallarate): molti – a cominciare dai soccorritori gallaratesi – si sono sentiti offesi proprio da quell’insulto – «capre!» – rivolto all’equipaggio dell’ambulanza che stava passando in via Roma (e che tra l’altro si apprestava ad affrontare un incrocio con doppio semaforo).
Ma ci sono anche reazioni a favore, che Vinciguerra rilancia prontamente proprio nelle story su Instagram, ripostando ad esempio un messaggio di chi dice – da autista – di non usarle in determinate situazioni “anche se il protocollo prevede l’obbligo di accenderle”. Lo chef rilancia anche un messaggio di un utente che posta una provocatoria “domanda agli ospedali” di sapore un po’ negazionista (“Quanti soldi prendete dalla Comunità Europea per ogni morto di Covid o fatto passare tale?”).
«Tantissimi messaggi di persone che lavorano sulle ambulanze che sono un po’ arrabbiati, ma anche tantissima gente che s’è scocciata delle sirene con le strade vuote» ha rilanciato nel pomeriggio Vinciguerra. «Chiedo un po’ di buon senso, sembra di essere in guerra». L’argomentazione delle strade vuote, peraltro, è in parte smentita anche da alcuni incidenti avvenuti in pieno lockdown e che hanno coinvolto mezzi di soccorso.
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