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“La prima volta”: tutti i record elettorali degli USA – Seconda puntata

Date, aneddoti e curiosità sulla storia delle Presidenziali USA, redatte dal grande esperto Mauro della Porta Raffo

casa bianca washington

Seconda puntata di “La prima volta-  Tutti i record elettorali (e non solo) degli Stati Uniti d’America”, il lavoro del grande esperto varesino di temi a stelle e strisce, Mauro della Porta Raffo (che tra l’altro sarà uno degli ospiti della maratona sulle Presidenziali USA di “Porta a Porta” su Rai1). In questo articolo proponiamo cifre e curiosità per un periodo di tempo di circa un secolo, tra il 1850 e la fine della Seconda Guerra Mondiale (ma compaiono già i nomi di alcuni protagonisti più recenti o addirittura contemporanei).

Vi rimandiamo alla prima puntata sia per le “indispensabili premesse” (dove viene spiegato il sistema elettorale in vigore), sia per un’altra lunga serie di annotazioni. E, ovviamente, vi preannunciamo la terza e ultima puntata in uscita domani – domenica 1 novembre – e segnaliamo gli altri articoli del nostro Speciale dedicato alla sfida elettorale tra Donald Trump e Joe Biden. Foto in alto by Pexels da Pixabay

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1854, viene fondato il Partito Repubblicano
– il primo candidato repubblicano si chiamava John Fremont. Correva il 1856 e venne sconfitto
– il primo repubblicano eletto fu Abraham Lincoln, nel 1860
– il primo Presidente assassinato è il medesimo Abraham Lincoln, nel 1865
– il primo (ed unico) Vice democratico succeduto a un repubblicano fu Andrew Johnson nel 1865 (nel 1864 Lincoln, a Guerra di Secessione in corso, lo aveva voluto nel ticket perché era tra i pochi democratici non secessionisti)
– lo stesso Andrew Johnson fu il primo Presidente sottoposto ad Impeachment dalla Camera. Giudicato come prescritto dal Senato, se la cavò per il rotto della cuffia
– per connessione, il secondo Capo dello Stato di cui fu chiesa la destituzione fu Bill Clinton, anch’egli assolto dai Laticlavi
– il terzo è stato Donald Trump, a sua volta giudicato non destituibile dalla stessa Camera Alta
1869, viene completata la linea ferroviaria che da Omaha porta a Sacramento. Da questo momento si può partire in treno da New York e dopo sette giorni e sei notti di viaggio arrivare nella capitale californiana
1870, il XV Emendamento concede il diritto di voto ai neri (maschi, ovviamente, essendo precluso alle donne in generale)
– candidato nel 1872, Horace Greeley morì il 29 novembre, dopo le votazioni (che aveva perso) ma prima della riunione del Collegio Elettorale. Per tale ragione, i sessantasei Delegati che gli spettavano rimasero per così dire orfani
– la prima donna candidata alla Presidenza, ovviamente perdendo, fu nel 1872 Victoria Woodhull. Per un partito assolutamente minore e quando le Signore non avevano diritto all’elettorato, attivo o passivo che fosse
– il primo Territorio (futuro Stato) a dare l’ora citato diritto di elettorato (attivo e passivo) alle donne fu il Wyoming nel 1869

– il primo eletto dalla maggioranza dei Grandi Elettori conquistata pur avendo perso il voto popolare fu Rutherford Hayes nel 1876 (occorse una lunga trattativa conclusa con un compromesso detto ‘del 1877’)
1876, è questa la votazione presidenziale nella quale si confrontano Asini ed Elefanti che vede in assoluto la massima affluenza alle urne: l’ottantuno e otto per cento degli aventi diritto
– per connessione con il predetto Hayes, vittoriosi al Collegio pur avendo ricevuto meno suffragi popolari, Benjamin Harrison nel 1888, George Walker Bush nel 2000 e Donald Trump nel 2016, tutti repubblicani
1880, teoricamente (alcuni Stati hanno in verità anticipato e anticiperanno la chiamata alle urne per la bisogna e il Maine lo farà fino al 1958), da questa data si vota per Camera nel giorno delle Presidenziali (oltre che nelle Mid Term essendo il mandato camerale biennale)
– il primo che avendo già occupato lo scranno presidenziale due volte cercò una terza nomination (fallendo) fu Ulysses Grant nel 1880
– il primo democratico che interruppe la sequenza di repubblicani alla Casa Bianca (dal 1861 al 1885, ventiquattro anni, record da quando democratici e repubblicani si sfidano) fu Grover Cleveland eletto nel 1884
– l’or ora citato Cleveland è il primo Presidente scapolo (Tyler, come visto, era vedovo) che si sia sposato in corso di mandato
– lo stesso è il primo candidato appartenente ad uno dei due partiti maggiori che ottenne tre nomination consecutive (1884, 1888, 1892) partecipando quindi a tre campagne l’una dopo l’altra

mauro della porta raffo
Mauro della Porta Raffo, autore di questo scritto

– ancora Cleveland è il solo Capo dello Stato americano ad essere stato eletto due volte non consecutivamente (1884 e 1892) risultando sia il ventiduesimo che il ventiquattresimo nell’elenco inaugurato da Washington
– per connessione, Cleveland e il suo successore Benjamin Harrison sono (nel 1888 e nel 1892) i primi due Presidenti sconfitti l’uno dopo l’altro (gli unici, volendo, dato che il caso della coppia Gerald Ford e Jimmy Carter che viene loro equiparata si differenzia non essendo il primo dei due mai stato eletto)
– per connessione appunto, il citato Gerald Ford è il solo Presidente arrivato a White House senza essere stato eletto né quale Capo dello Stato né in precedenza Vice
– per ulteriore connessione, Richard Nixon, nel 1974, fu costretto a rassegnare le dimissioni (cosa mai prima accaduta) per lo ‘Scandalo Watergate’ la quale evenienza portò al comando appunto Ford (già Vice in conseguenza delle altre dimissioni del Vice in carica Spiro Agnew)
– con Ford fu applicato per la prima volta l’Emendamento del 1967 che prevede la sostituzione del Vice (la carica in precedenza non veniva occupata e restava scoperta fino alle seguenti votazioni) in caso di morte o altro motivo di vacanza
– il predetto Benjamin Harrison detiene due primati: è il solo nipote abiatico di un predecessore (William Harrison) eletto ed il primo repubblicano defenestrato
– per connessione e tornando a Cleveland, è questi, come detto nel 1888, il primo democratico defenestrato
William Jennings Bryan è il solo candidato di uno dei due partiti maggiori ad apparire contemporaneamente in due diversi ticket elettorali essendo stato nel 1896 nominato sia dai democratici che dai populisti, ciascuno dei due movimenti avendogli assegnato un proprio pretendente alla carica vicaria
– dei quattro Vice (nell’ordine, John Tyler, Millard Fillmore, Andrew Johnson e Chester Arthur) succeduti nel corso dell’Ottocento al titolare morto solo il secondo si ripropose in proprio ma non nel mandato successivo a quello nel quale era subentrato
– per connessione, di contro, tutti i Vice succeduti al titolare nel Ventesimo Secolo si sono ricandidati subito. Nell’ordine, Theodore Roosevelt, Calvin Coolidge, Harry Truman, Lyndon Johnson e Gerald Ford. Solo quest’ultimo non è stato confermato dagli elettori
James Sherman è l’unico Vice in carica (con William Taft seduto alla Casa Bianca) e ricandidato morto a pochi giorni (30 ottobre 1912) dalle elezioni e sostituito per così dire ‘in corsa’
Nicholas Butler (chiamato a prenderne il posto nel ticket) resta il candidato in assoluto per minore tempo in competizione: si votò difatti il successivo 5 novembre
– William Taft è il Presidente in carica candidato ad un secondo quadriennio che abbia conquistato il minor numero di Grandi Elettori: nel 1912, otto, prevalendo in due soli Stati
– nella circostanza, l’ex Presidente Theodore Roosevelt, uscito dagli Elefantini, organizzato un terzo partito chiamato “Bull Moose”, arrivando secondo (mai nessun altro ‘terzo’ è stato in grado di imitarlo), catturò ottantotto Delegati Nazionali (il massimo assoluto per un candidato non appartenente ad uno dei due partiti maggiori)
– nel 1912 per la prima volta a livello nazionale un partito, il repubblicano, in alcuni Stati, organizzò le Primarie per la scelta dei delegati alla Convention. È relativamente solo da pochi anni che Primarie e Caucus sono sostanzialmente usati da entrambi i partiti in ogni Stato
– Taft, repubblicano, è il solo ex Presidente nominato ‘Chief’ della Corte Suprema dopo avere abitato a White House
– è ancora nel 1912 che per la prima volta una consistente componente degli elettori afroamericani opta per l’Asinello
– sempre nel 1912, il candidato del Partito Socialista Eugene Debs, in Florida, arrivò secondo per voti popolari dopo Wilson precedendo Theodore Roosevelt e Taft. Il miglior risultato quanto al voto nei singoli Stati ottenuto da un esponente socialista. Se si guarda ai suffragi a livello nazionale, il record socialista e dello stesso Debs è del 1920
1914, per la prima volta, dando seguito all’Emendamento in tema del precedente anno, i Senatori il cui mandato è in scadenza sono votati dal popolo e non dai Legislativi locali. È dallo stesso anno che le votazioni coincidono con quelle per la Casa Bianca o di Mid Term. Prima erano programmate in date differenti Stato per Stato
Charles Evans Hughes (anche lui un GOP) fu il primo e solo Giudice della Corte Suprema a candidarsi (perdendo, ma questa è una differente storia) per la Casa Bianca (dimettendosi dall’incarico). Correva il 1916.
– lo stesso Hughes è il solo ex candidato alla Presidenza (Taft era un ex Presidente, come visto) poi diventato ‘Chief’ della Corte citata
– 1916, per quanto a livello federale le donne non abbiano il diritto di voto (che sarà ottenuto nel 1920), il Montana, che localmente aveva ‘aperto’ al gentil sesso, elesse alla Camera dei Rappresentanti Jeannette Rankin, la prima Signora in assoluto a sedere al Congresso
Franklin Delano Roosevelt è il solo futuro Capo dello Stato (come detto, vincerà quattro volte) sconfitto in precedenza quando candidato come Vice. Era avvenuto nel 1920
1924, per la prima volta i lavori delle Convention sono seguiti dalla radio
Alfred Smith, democratico, è il primo cattolico candidato. Corre nel 1928 e perde rovinosamente
– per connessione, il primo ed unico Presidente eletto di religione cattolica è stato il democratico John Kennedy, vittorioso nel 1960
– per connessione, il primo cattolico compreso in un ticket elettorale repubblicano fu William Miller, candidato alla Vicepresidenza nel 1964
– Franklin Delano Roosevelt, nei suoi mandati, ha avuto (un altro record) tre diversi Vice: nell’ordine, John Garner per due quadrienni, Henry Wallace e Harry Truman
– il citato John Garner è il Vice vissuto più a lungo. È morto quindici giorni prima del compimento del centesimo anno
– per connessione, Jimmy Carter è l’unico ex Presidente ad avere superato (l’1 ottobre 2019) i novantacinque anni di vita
1936, la Convention democratica in svolgimento a Philadelphia cambia le regole per la nomination del candidato alla Presidenza. Per la prima volta non occorre più una maggioranza qualificata dei due terzi dei delegati bastando quella della metà più uno.
Con l’andare del tempo tale decisione darà più peso alle Primarie e ai Caucus
– 1936, per la prima volta viene realizzato ad opera di George Gallup un sondaggio per prevedere l’esito del voto
1940, per la prima volta un Presidente in carica chiede ed ottiene dal proprio partito (il democratico) la nomination per una terza candidatura. È Franklin Delano Roosevelt che a novembre verrà confermato nel ruolo (si riproporrà ancora vittoriosamente nel 1944)
1945, ad Alamogordo, New Mexico, il 16 luglio, viene testata la prima bomba atomica. Il successivo 6 agosto l’arma verrà usata ad Hiroshima

Arrivederci alla terza puntata

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Pubblicato il 01 Novembre 2020
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