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Gallarate brucia nel fuoco della gioeubia le paure e il brutto del 2020

Si prepara il grande falò di giovedì sera, che sarà visibile solo in streaming. Nelle scuole e in municipio si possono affidare i bigliettini e c'è anche la possibilità di avere a casa il tradizionale risotto con la luganega

gallarate generico

Arriva la settimana della Gioeubia e anche a Gallarate ci si prepara al rito comunitario, per mettersi alle spalle l’inverno e le paure dell’anno appena trascorso: quest’anno non ci si potrà recare al falò, ma si potrà seguirlo in streaming, affidando ai bigliettini l’addio ad un 2020 davvero infausto.

La Pro Loco, insieme al Comune, ha pensato anche a quest’ultimo aspetto: fino al 28 gennaio nelle scuole cittadine e a Palazzo Borghi ci sarà uno scatolone dove si possono imbucare i bigliettini con tutte le paure e le negatività del 2020 che verranno bruciate sul falò. «Io le ho già scritte e ho “imbucato” i miei pensieri, aspettiamo i vostri bigliettini» ha spiegato in un post il sindaco Andrea Cassani, lanciando l’operazione-bigliettini.

Ad Arnate intanto sono all’opera i volontari che si occupano dell’allestimento del fantoccio, che non si potrà vedere di persona ma si potrà comunque ammirare anche in diretta streaming. Nel weekend hanno iniziato ad allestire il fantoccio, che sarà completato entro la vigilia.

La sera del 28 gennaio – ultimo giovedì del mese, vuole la tradizione – le fiamme si alzeranno alle 20: non si può andare sul posto, si segue in diretta streaming. Il falò sarà trasmesso sulla pagina youtube della Comunità Pastorale di Arnate-Madonna in Campagna, sulla pagina facebook della Pro Loco e sulla pagina FB di VareseNews.

Ultima iniziativa, il risotto con la luganega consegnato a domicilio: una idea nata dalla pagina facebook “Sei di Gallarate se ®”, a cui hanno aderito quattro ristoranti che proporranno un menù fisso, con consegna a domicilio da parte degli amministratori. Il prezzo del menù comprende anche una donazione di un euro a Officina 025: perché ritrovarsi davanti al fuoco è ritrovarsi anche comunità che si prende cura di tutti.
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Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 25 Gennaio 2021
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