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Il ricordo dei cinque martiri di Samarate assassinati dai fascisti a Ferno

La commemorazione sarà celebrata domenica 10 gennaio 2021, nel pieno rispetto delle normative vigenti anti Covid-19

samarate cinque martiri

Oggi, 5 gennaio 2021, si celebra il settantaseiesimo anniversario dell’eccidio dei cinque martiri: ovvero Silvano Fantin, Nino Locarno, Claudio Magnoli, Dante Pozzi e Paolo Salemi, partigiani poco più che ventenni, uccisi dai fascisti nel lontano 5 gennaio 1945 in una cascina di Ferno.

«Noi, dobbiamo ricordare il Samaratese Nino Locarno, Dante Pozzi, Claudio Magnoli, Silvano Fantin e Paolo Salemi per il messaggio che hanno scritto col loro sacrificio», raccomanda il sindaco, Enrico Puricelli. «Persone la cui memoria vive nella nostra storia, perché contribuirono a costruire quel ponte ideale su cui l’Italia poté attraversare il fiume di dolore ed ingiustizia che separava un necessario futuro libero e democratico dal presente di allora, fatto di dittatura, morte civile e sterminio pianificato. I diritti e le libertà di cui godiamo oggi sono nati allora».

Il rispetto della Resistenza è riconoscere la natura antifascista della Costituzione che alimenta la legalità; è conservare il ricordo di un passato che si traduce nel rispetto quotidiano del mondo e delle persone.

La commemorazione a Ferno

La cerimonia ufficiale di commemorazione è in programma per domenica 9 gennaio 2021 e a Ferno avrà inizio alle 8.30 con la Santa Messa. Dopo di che, senza corteo, ci si recherà al monumento dei Cinque Martiri per i discorsi ufficiali, la deposizione della corona e la benedizione.

Diversamente dagli altri anni, per via delle restrizioni anti-Covid, non sarà possibile ritrovarsi nella sala consiliare di via Roma. A malincuore sarà necessario rinunciare ad uno dei momenti più significativi della cerimonia, il tradizionale appuntamento che riuniva nel ricordo dei cinque martiri le autorità di Ferno e Samarate, le associazioni, gli studenti, il Consiglio comunale dei Ragazzi di Ferno e i cittadini, tanti, che negli anni hanno voluto partecipare alla commemorazione e che quest’anno non potranno assistervi nel rispetto delle disposizioni contro l’epidemia.

«Volgeremo il nostro ricordo ai cinque martiri con la stessa intensità di sempre – commenta l’assessora alla Cultura Sarah Foti – ma sentiremo la mancanza di quello che ormai era divenuto il cuore della cerimonia. Quest’anno, poi, sentiremo profondamente anche la mancanza della partigiana samaratese Carla Locarno, sorella di Nino Locarno, uno dei Cinque Martiri, spentasi qualche mese fa dopo aver passato gran parte della sua vita a raccontare con tenacia gli anni della guerra, facendosi portatrice dei valori dell’antifascismo e della libertà».

Carla Locarno, presidentessa dell’Anpi di Samarate, non si è mai persa una celebrazione in memoria dei cinque martiri e del 25 aprile, nemmeno l’anno scorso, quando al cimitero di Samarate, davanti al Monumento dei Caduti, lanciando un genuino messaggio di pace, aveva pronunciato queste parole: “Bisogna mettersi in testa di non fare più la guerra, bisogna avere rispetto per gli altri popoli”.
Nonostante quest’anno le cerimonie di Ferno e Samarate si svolgeranno ciascuna sul proprio territorio, si è volutamente deciso di far coincidere data e modalità della cerimonia civile perché siano celebrate, almeno simbolicamente seppur a distanza, in maniera congiunta tra i due Comuni. Il primo cittadino di Ferno e quello di Samarate si scambieranno dei messaggi di ricordo che verranno letti in memoria dei cinque martiri e del loro sacrificio durante la deposizione della corona.

A Ferno la Santa Messa sarà officiata da Don Aldo, mentre a presiedere la cerimonia civile sarà il Sindaco Filippo Gesualdi, rientrato da poco nelle sue funzioni dopo aver superato il Coronavirus che lo aveva colpito nelle settimane scorse. Nel rispetto delle disposizioni normative in atto, saranno presenti anche la segretaria provinciale dell’Anpi di Varese, Ester Detomasi, e le rappresentanze delle associazioni dell’Arma.

Pubblicato il 05 Gennaio 2021
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