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Marco e l’incontro con il powerchair hockey, lo sport che gli ha cambiato la vita

Marco è affetto da distrofia muscolare. Pratica il Powerchair Hockey dall'età di 12 anni. Un'idea della sua fisioterapista, che gli ha svoltato l'esistenza

asd skorpion Varese - powerchair hockey

Sono Marco, ho 23 anni, vivo a Somma Lombardo e sono affetto da Distrofia Muscolare.  La distrofia muscolare è una malattia genetica neuromuscolare che porta ad un progressivo indebolimento della fibra muscolare.

La malattia mi è stata diagnosticata all’età di 3 anni e questa diagnosi ha provocato un iniziale shock nei miei genitori. Nonostante un primo momento difficile hanno deciso di affrontare il problema e farmi vivere appieno la vita. Così ho iniziato a praticare varie attività. Ho imparato a suonare il pianoforte, sono andato a sciare e ho frequentato corsi di nuoto.

Con il progredire degli anni e della malattia ho dovuto smettere queste attività. In quel momento non sapevo più cosa fare, ma grazie alla mia fisioterapista ho conosciuto la squadra degli ASD Skorpions Varese, una squadra che milita nel campionato nazionale di Powerchair Hockey.

Il messaggio che voglio trasmettere in questo articolo è quello di non lasciarsi andare allo sconforto, anche se gli ostacoli che la vita ci pone davanti sembrano insormontabili. Bisogna trasformare le difficoltà in opportunità.

Ammettere di dover rinunciare a una parte della mia vita mi faceva male, mi sono sentito demotivato e un po’ depresso. Dopo aver visto una partita di Powerchair Hockey, però, ho capito che avrei potuto fare di quello sport il “mio sport”. Nel 2009 sono entrato a far parte della squadra degli ASD Skorpions Varese, squadra con un passato molto illustre con 5 scudetti, 3 Coppe Italia e 2 Supercoppe italiane. Poi sono arrivati dei titoli, ma non di questa levatura. Sono arrivate anche soddisfazioni personali, raggiungendo le fasi finali.

Questo risultato è stato possibile grazie alla nostra unione e al nostro spirito di squadra. In tutte le squadre di Powerchair Hockey, infatti, i giocatori diventano amici e si crea uno spirito di fratellanza.

Il mio sogno nel cassetto è quello di entrare a far parte, un giorno, della Nazionale italiana. Per il momento però ho deciso di rimanere con i piedi per terra. Mi sono diplomato e intendo laurearmi.

Non rinuncio comunque al mio sogno.

Ora, purtroppo, le attività della FIPPS, la Federazione Italiana Paralimpica Powerchair Sport, sono sospese causa COVID. Quello che più mi sta mancando in questi mesi sono il vedere i miei compagni, le risate durante gli allenamenti, la gioia che si prova nel giocare e il condividere le vittorie e le sconfitte. Inoltre, mi manca il cosiddetto “terzo tempo”, un momento conviviale in cui si mangia insieme e si chiacchera. In questo modo si può discutere della partita e condividere le proprie esperienze di vita. Vorrei che tutte le attività riprendessero subito ma, come dice Andrea Piccillo, Presidente della Federazione: ”La decisione di sospendere il campionato non è stata semplice. La voglia di sport, la voglia di vedervi sfrecciare sulle vostre carrozzine da Hockey è fortissima. Dobbiamo, però, avere pazienza ed esportare un messaggio forte anche fuori dai palazzetti, ai nostri cari, ai nostri amici, a più persone possibili: il futuro di tutti dipende da ognuno di noi e perciò non dobbiamo mai abbassare la guardia“.

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Pubblicato il 20 Gennaio 2021
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