Enac, Enav e Sea uniscono le forze in nome della mobilità sostenibile
Lo scopo è quello di disciplinare le modalità di collaborazione per lo sviluppo di servizi Urban Air Mobility
Firmata oggi, martedì 13 luglio, la lettera di intenti tra Enac (ente nazionale per l’aviazione civile, ndr), Enav, società che gestisce il traffico aereo civile nazionale e Sea, società di gestione degli scali di Milano Malpensa e Milano Linate, per la realizzazione di attività comuni a favore dello sviluppo del futuro di mobilità aerea urbana sostenibile, la Urban Air Mobility (mobilità aerea urbana, ndr) e, più in generale, della advanced air mobility (mobilità aerea avanzata, ndr).
Lo scopo è quello di disciplinare le modalità di collaborazione tra le parti, per lo scambio reciproco di informazioni, finalizzato alla definizione del miglior contesto normativo, operativo e infrastrutturale per lo sviluppo di servizi Urban Air Mobility efficienti, sicuri, sostenibili ed interoperabili con le infrastrutture aeroportuali e con quelle del trasporto pubblico, con riferimento all’area metropolitana di Milano e
più in generale della Lombardia in particolare in vista delle Olimpiadi invernali 2026.
La Urban Air Mobility è, infatti, un concetto tecnologico e operativo in fase di sviluppo inerente il complesso dei nuovi servizi, tecnologie, infrastrutture e soluzioni per il trasporto di persone, merci e forniture, anche medicali, attraverso l’utilizzo di velivoli elettrici, particolarmente innovativi e ambientalmente sostenibili, a decollo e atterraggio verticale (denominati eVTOL – vertical take off landing), instradati in corridoi aerei dedicati ai loro spostamenti, ottimizzando i tempi di viaggio, riducendo i consumi e le emissioni e migliorando la qualità della
vita.
L’accordo si inquadra nella più ampia iniziativa portata avanti dall’Enac denominata “Creation of an Italian ecosystem for Advanced Air Mobility (AAM)”- Creazione di un Ecosistema italiano per la Mobilità Aerea Avanzata – con le istituzioni di riferimento e i principali player del settore, per lo sviluppo dei nuovi concetti operativi tenendo conto delle esigenze territoriali, delle necessità di regolazione e delle nuove tecnologie per l’abilitazione di un ecosistema che guidi la nazione verso la terza dimensione della mobilità, quella verticale, e che permetta all’Italia di giocare un ruolo da protagonista nell’adozione e fornitura di prodotti di mobilità aerea integrate, favorendo la crescita di un ambiente attrattivo per le attività di sperimentazione e abilitazione di tecnologie innovative.
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