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Grandi lavori nell’ex “casermone” di Gallarate che potrebbe avere un futuro di rilievo per la sanità lombarda

Sopralluogo dell'Unità di crisi regionale diretta da Guido Bertolaso. Il dottor Magrini ringrazia chi si sta impegnando tra militari, tecnici dell'azienda ospedaliera e i volontari di Protezione civile. Il centro potrebbe avere un ruolo oltre la gestione della quarta ondata

lavori al caserma di Gallarate

L’ex deposito dell’Aeronautica militare è quasi pronto ad affrontare il nuovo ruolo di maxi hub vaccinale della provincia di Varese.

GRAZIE A MILITARI, PERSONALE DELLA VALLE OLONA E VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE

I lavori di sistemazione procedono speditamente e, nei giorni scorsi, il dottor Marco Magrini dell’Unità di crisi di Regione Lombardia guidata da Guido Bertolaso ha fatto un sopralluogo: « Le prime parole sono di ringraziamento per l’enorme impegno che ha permesso di trasformare l’ex deposito nell’Aeronautica in un centro d’emergenza sanitario con linee per i tamponi e presto postazioni vaccinali. Un grazie particolare al genio militare, all’Asst Valle Olona ma anche ai tanti volontari della Protezione civile il cui contributo è stato determinante per approntare, in tempi così contingentati, quest’area.

Ci sono circa 70 volontari, del comitato provinciale coordinato dal vicepresidente della Provincia Alberto Barcaro, che stanno mettendo a punto i diversi percorsi interni e gli allestimenti necessari ad attivare il nuovo hub vaccinale».

Il centro vaccinale di Gallarate sarà attivo dal 28 gennaio, il 31 chiude quello di Malpensafiere

A GALLARATE 40 LINEE VACCINALI INIZIALI E 60 ATTIVABILI

Con 40 linee attive da fine mese e una capacità di 60 postazioni attivabili, il centro diventerà il punto di riferimento per affrontare l’attuale pandemia ma anche altre eventuali emergenze che potrebbero avvenire in futuro.
L’impegno dimostrato in questi giorni lascia supporre che i progetti su questa sede di Gallarate proseguiranno anche in futuro, una volta superata l’emergenza sanitaria della quarta ondata.

GALLARATE, UN INVESTIMENTO CHE ANDRA’ OLTRE LA GESTIONE DELLA QUARTA ONDATA

L’ex deposito è costituito da 4 grandi capannoni, realizzati negli anni ’30, oltre a palazzine che servivano come alloggi del personale militare. Nel momento di attività erano circa 250 le persone, tra soldati di leva, ufficiali e sottufficiali, che vi alloggiavano.  Una cittadella che potrebbe diventare il punto di riferimento regionale, trasformabile con i fondi del PNRR, raccogliendo tutte le esperienze realizzate in emergenza durante la pandemia, a partire dall’ospedale in Fiera a Milano piuttosto che dal futuro centro sulle malattie infettive annunciato dalla riforma della Salute approvata il primo dicembre scorso, uno dei progetti su cui punta l’attuale giunta Fontana.

L’ex deposito è attualmente nelle disponibilità di Ats Insubria che lo ha preso su disposizione di Regione che, probabilmente, sta pensando di investire data anche la sua collocazione vicino allo scalo di Malpensa. Tra le potenzialità., anche una base di atterraggio dell’elicottero che venne utilizzata circa 6 o 7 volte ai tempi dell’Aeronautica Militare.

Cosa si stia davvero progettando e se si stia progettando non lo dice nessuno. Pare solo poco verosimile che un dispiego di energie e fondi come quello messo in campo sia limitato solo a una gestione contingente della quarta ondata.

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it
Sono una redattrice anziana, protagonista della grande crescita di questa testata. La nostra forza sono i lettori a cui chiediamo un patto di alleanza per continuare a crescere insieme.
Pubblicato il 18 Gennaio 2022
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