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Le nuove regole per i contagi a scuola: cosa fare se c’è un caso positivo in classe

La comunicazione di Ats inviata dalla scuola per attivare la sorveglianza attiva e l'accesso ai tamponi gratuiti per il t0 e t5 in farmacia

scuola mascherina

A partire dal 2022 le regole per il contenimento della pandemia a scuola sono lievemente cambiate, prevedendo diverse misure  in base al grado di scuola, allo stato di vaccinazione (ma solo per gli studenti delle secondarie) nonché al numero di casi individuati.

Tamponi gratuiti in farmacia

In base a un accordo nazionale con Federfarma i tamponi per la sorveglianza attiva sono eseguiti gratuitamente dalle farmacie per gli studenti “esibendo mail (che riporta la data dell’avvio del provvedimento) della scuola con preliminare provvedimento cumulativo di sorveglianza o provvedimento individuale di avvio quarantena.
I provvedimenti saranno riconosciuti validi per accedere a test gratuitamente per un periodo temporale di massimo 10 giorni dalla data di emissione”, si legge sul sito di Ats Insubria .

“Resta come alternativa, da non prediligere al fine di favorire il fluido svolgimento delle attività di erogazione dei tamponi, la possibilità di eseguire i test presso i punti tampone delle ASST in autopresentazione, sempre però esibendo la documentazione di cui sopra”, aggiunge Asst.

Asilo nido e scuola dell’infanzia

Se c’è un alunno positivo l’intera classe viene posta in quarantena dalla Ats.
Gli alunni possono rientrare con tampone negativo eseguito in decima giornata dall’ultimo contatto con il caso positivo.
“Si segnala che non è previsto il rilascio da parte di ATS del certificato di chiusura quarantena – si legge sul sito di Ats Insubria – Il rientro a scuola dei contatti avviene con presentazione di avvio di quarantena e referto test antigenico negativo”.

Scuola primaria

Se c’è un un solo caso positivo in classe (alunno o docente) si attiva la sorveglianza sanitaria con test antigenici T0 (fino a esito negativo del T0 sospensione delle lezioni in presenza) e rientro in presenza, con successiva esecuzione di secondo test al T5.

Primo Tampone: T0

  • Chi non effettua il tampone non può rientrare a Scuola: Quarantena;
  • se il risultato è NEGATIVO è possibile rientrare a scuola esibendo il referto del test 
  • se il risultato è POSITIVO non è possibile rientrare a Scuola, la famiglia dovrà informare subito la scuola stessa e il pediatra o MMG ;
  • non è possibile rientrare in ambiente scolastico in attesa dell’esito del test.

Secondo tampone: T5

  • Chi non effettua il tampone non può rientrare a Scuola
  • se il risultato è NEGATIVO è possibile entrare a scuola esibendo il referto del test 
  • se il risultato è POSITIVO non è possibile rientrare a Scuola; la famiglia dovrà informare subito la scuola stessa e il pediatra o MMG;  
  • non è possibile rientrare in ambiente scolastico in attesa dell’esito del test

Se durante i test emerge un secondo caso positivo in classe, tutti gli alunni della classe vengono sottoposti a quarantena e si attiva la Didattica a distanza per 10 giorni. 

Scuole secondarie

In caso di un solo alunno positivo, tutti gli studenti della classe vengono posti in autosorveglianza: il tampone si esegue SOLO in presenza di sintomi.

Nel caso in cui i gli alunni positivi nello stesso gruppo classe diventino due invece si procede in questo modo:
– continuano a frequentare in presenza indossando Ffp2 SOLO gli alunni che dimostrano di aver concluso il ciclo vaccinale primario, di avere effettuato la dose di richiamo o di essere guariti da meno di 120 giorni.
La scuola verifica per 10 giorni, quotidianamente la presenza dei requisiti degli studenti in presenza controllando la documentazione digitale o cartacea.
– per gli altri (non vaccinati o non guariti) si applica la didattica a distanza per 10 giorni

Se gli alunni positivi all’interno dello stesso gruppo classe diventano 3 o più, scatta la didattica a distanza per 10 giorni per tutto il gruppo classe.
Gli studenti non positivi rimangono in regime di autosorveglianza.

Come ci si comporta in regime di sorveglianza?

Si evidenzia che ai soggetti in sorveglianza con testing è richiesto, in modo responsabile, di limitare le frequentazioni sociali e le altre attività di comunità (ad esempio attività sportive in gruppo, frequentazione di feste, assembramenti, visite a soggetti fragili) e di mantenere in maniera rigorosa il distanziamento fisico e l’uso della mascherina incontrando altre persone oltre ai familiari.

Come si comportano i familiari conviventi degli studenti in sorveglianza o in quarantena?

contatti stretti di caso sospetto legato all’ambito scolastico (familiari conviventi, compagni di classe o altri contatti stretti) non sono tenuti all’isolamento domiciliare fiduciario. È comunque fortemente raccomandato un atteggiamento prudenziale in particolare per i contatti stretti continuativi (ad esempio i genitori): utilizzo delle mascherine in ogni situazione, evitare ove possibile o comunque ridurre i momenti di socialità e l’utilizzo di mezzi pubblici.

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Pubblicato il 17 Gennaio 2022
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