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Lo sfregio ai fontanili di Gallarate: il corso d’acqua diventa blu e maleodorante

Già a gennaio le acque avevano assunto colorito anomalo e odore nauseabondo. In questi giorni il fenomeno (evidentemente non naturale) si è ripresentato. E non l'unico caso di illecito ambientale nella zona umida del Parco del Ticino

Inquinamento fontanili Gallarate

Acqua torbida, bluastra, maleodorante. Un vero sfregio, quello subìto dal corso d’acqua che nasce dai fontanili sulla collina tra Gallarate, Premezzo e Besnate: una zona naturalistica di pregio ferita da un nuovo episodio di sversamenti illegali.

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Un primo episodio era stato segnalato nella prima metà di gennaio, ma si è ripetuto anche recentemente: sabato 19 febbraio infatti il corso d’acqua alimentato dai fontanili si presentava nuovamente con acqua bluastra e dall’odore nauseabondo. Chi passava in zona – a piedi o in bicicletta – si allontanava rapidamente dalla zona del ponticello, per sottrarsi al cattivo odore e anche alla vista non proprio piacevole del corso d’acqua inquinato.

Il problema – secondo alcuni frequentatori – si presenta già da alcuni giorni, complice la siccità che ha ridotto la portata dei fontanili e del corso d’acqua che serpeggia nella piccola piana tra la collina di Premezzo da un lato e il muraglione dell’autostrada A26. L’ultimo episodio ci è stato segnalato anche da attivisti crennesi del circolo di Legambiente Gallarate.

Qual è la fonte dell’inquinamento che si ripresenta? È forse arrivato il momento di chiederselo e di indagare, visto che lo sfregio è ricorrente. E che ferisce una zona di valore naturalistico anche piuttosto frequentata, oltre che dalla fauna, anche dai cittadini della zona: molto battuta in primavera e in estate, ma piacevole e animata anche in inverno (è anche collegata con il Centro Parco Monte Diviso, del Parco del Ticino). L’area si trova prevalentemente in Comune di Cavaria con Premezzo, ma con una piccola porzione anche in territorio di Gallarate (mentre a Besnate c’è un accesso dalla zona industriale alla Maggiolina).

Peraltro non è l’unico caso di comportamenti illeciti ai danni dell’ambiente: all’uscita del tunnel sotto il casello dell’autostrada A26 (ingresso dalla provinciale Gallarate-Besnate) da ormai diverse settimana sono abbandonati cartoni e diverso materiale con campionari di piastrelle. Un carico “pesante” abbandonato senza alcun rispetto per la zona “porta” dell’area umida.

Inquinamento fontanili Gallarate
Una foto dei rifiuti abbandonati all’uscita del tunnel di accesso all’area dei Fontanili, postata sul gruppo facebook Gallarate è… due settimane fa. Il carico di materiali è ancora nella zona e non è stato rimosso

Al di là dell’odioso episodio, la zona è al centro oggi di nuove attenzioni: il Comune di Cavaria con Premezzo sta lavorando ad una convenzione con i proprietari dei terreni boschivi (l’ente Ca’ Granda-Ospedale Maggiore di Milano) e il Wwf vorrebbe partire con un progetto di ripristino dell’area, che tra fine anni Ottante e inizio anni Novanta era stata attrezzata con percorsi e postazioni di birdwatching, in una fase in cui molto si era discusso dell’impatto della costruzione del casello autostradale.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 20 Febbraio 2022
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