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Samarate arcobaleno lancia un segnale di pace tra Ucraina e Russia

La cittadina vicino a Malpensa si è animata di una serie di simboli che, con il tradizionale simbolo multicolore, chiedono di evitare il ricorso alle armi tra Ucraina e Russia: un'iniziativa nata anche nel segno di un impegno storico e di una vicinanza al destino delle terre di confine

Samarate generica generiche

Samarate si riempie di simboli arcobaleno: bandiere della pace e girandole colorate sono il simbolo di una originale iniziative che coinvolge molti nella cittadina vicino a Malpensa.

Il simbolo multicolore della pace era ben riconoscibile quindici-venti anni fa, poi un po’ scomparso in anni recenti. Negli ultimi giorni sono emerse varie iniziative dopo l’appello dei promotori della Marcia Perugia-Assisi e a Samarate il simbolo è stato rilanciato anche dalla pagina facebook Bacheca Civica, che si è fatta promotrice della diffusione del simbolo: «Abbiamo acquistato girandole colorate, come simbolo da mettere sui balconi» spiega Eliseo Sanfelice, amministratore della Bacheca.

Hashtag di riferimento è #PaceInUcraina. Anche il sindaco Enrico Puricelli, leghista, si è fatto fotografare con una girandola e l’ha poi portata sul balcone del municipio (che – curiosamente – anni fa fu oggetto di vivace polemica tra centrosinistra e centrodestra proprio per l’esposizione della bandiera multicolore).
Samarate ha una sua tradizione pacifista molto larga, dalla sinistra al mondo cattolico: «Abbiamo anche pubblicato una serie di fotografie storiche di iniziative per la pace, come la partecipazione dei samaratesi alla Marcia Perugia Assisi» dice ancora Sanfelice. Allora l’amministrazione partecipò ufficialmente alla storica marcia ideata dal pacifista nonviolento Aldo Capitini. Tra le figure ricordate in questi giorni c’è anche Stefano Ferrario, pacifista generoso e radicale nella critica all’industria bellica, scomparso nel giugno 2012, travolto e ucciso da un trattore rubato.

A Samarate poi c’è anche un rapporto particolare con l’Ucraina: è quello dell’associazione che si occupa dei “bambini di Chernobyl”, i bimbi e ragazzini che vengono in Italia per soggiorni terapeutici che li allontanino dalla fascia a ridosso con la Bielorussia, ancora contaminata dall’incidente nucleare del 1986 (sono zone invece lontane dall’area più “calda” dell’attuale scontro russo-ucraino). Al di là delle singole posizioni, nei giorni scorsi anche le famiglie samaratesi si sono associate alla speranza che si eviti un nuovo conflitto.

 

Pubblicato il 22 Febbraio 2022
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