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Buoni spesa e un “emporio solidale” per gli ucraini a Gallarate

A distanza di oltre un mese dall'arrivo dei primi rifugiati, l'accoglienza è ancora affidata alla generosità dei cittadini che donano e aprono le porte di casa, con un grande sforzo

profughi Gallarate Ucraina

Quasi 15mila euro di buoni spesa e, da giovedì, anche un “emporio solidale” per gli ucraini in fuga dalla guerra e accolti a Gallarate.

I primi rifugiati sono arrivati un mese fa e oggi sono in parte ospitati presso famigliari oppure presso nuclei gallaratesi che hanno dato la disponibilità. Complessivamente sono presenti oggi 161, «di cui 81 maggiorenni», come ha dettagliato l’assessore al sociale Chiara Allai.

Allai ha anche precisato che la «grande ondata di solidarietà» da parte dei gallaratesi ha consentito di dare un aiuto che si è concretizzato in 145 buoni spesa dal valore di 100 euro, a cui si aggiungeranno poi anche settanta kit di disegno per i bambini (e da ultimo qualche regalino di Pasqua per i piccoli).

Ci sarà poi un altro strumento di prima accoglienza: «Da giovedì 14 sarà aperto un emporio nella sede di Auser in via del Popolo», uno sportello rivolto soprattutto a chi è appena arrivato.

Va ricordato che ad oggi non sono ancora arrivati fondi diretti di sostegno per i rifugiati da parte del governo centrale: il grosso è ancora in capo alle famiglie che accolgono e alla rete di solidarietà “dal basso”. In parte anche il collocamento delle famiglie non è ancora neppure definitivo, visto che in alcuni casi alcune famiglie hanno trovato successiva sistemazione dopo la prima accoglienza (sempre in famiglia).

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 11 Aprile 2022
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