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Centri estivi a Busto Arsizio, a che punto siamo?

Dopo la beffa della restituzione al governo di 157 mila euro per aiutare le famiglie a pagare le rette, arriva l'interrogazione dell'opposizione sul tema. L'assessore Cerana: "Servirà una variazione di bilancio"

centro estivo

Centri estivi a Busto Arsizio. A che punto siamo? Se lo chiedono i consiglieri comunali del gruppo Popolo, Riforme e Libertà Gigi Farioli e Giuseppina Lanza che hanno presentato un’interrogazione all’assessore all’Istruzione Daniela Cerana per capire a che punto è la gestione del tema, molto delicato per tante famiglie con figli piccoli.

La situazione

Quest’anno si prospetta, finalmente, un’estate che pare consenta il superamento dei condizionamenti della pandemia, Il termine dell’anno scolastico è ormai alle porte ed è particolarmente importante garantire una adeguata offerta a bambini, ragazzi ed adolescenti, di servizi e centri di aggregazione più comunemente definiti col termine sintetico e onnicomprensivo di centri estivi. Se per gli asili nido e le scuole materne l’amministrazione sta, come ogni anno, trattando per tenere aperte le strutture fino a luglio, per i bambini delle elementari e delle medie le soluzioni sono due: l’oratorio feriale o le scuole aperte (laddove gli istituti riusciranno ad organizzare l’apertura estiva, ndr).

Le richieste della lista Popolo, Riforme e Libertà

Quali iniziative, in continuità o difformità con il passato, verranno intraprese per favorire la più ampia possibilità di scelta per famiglie e ragazzi nel prossimo periodo estivo? Questa la domanda principale dell’interrogazione dopo che l’anno scorso non furono usati i 157 mila euro messi a disposizione dal Governo per aiutare le famiglie e restituiti recentemente a Roma. «Quest’anno non succederà – ha risposto l’assessore Cerana – se ci saranno contributi per le famiglie li distribuirò io di persona casa per casa. L’anno scorso il consigliere che oggi mi interroga sui centri estivi pensò bene di dare le dimissioni proprio in quel periodo» – delega che però prese in mano il sindaco Antonelli per affidarlo in condivisione alla consigliera Cerana e all’assessore Paola Magugliani.

Oratori unica salvezza per molte famiglie

Busto non ha una tradizione di centri estivi comunali e l’iniziativa viene lasciata, di solito, a soggetti privati o associazioni sportive. Farioli e Lanza chiedono come si intenda valorizzare la fondamentale e particolarmente apprezzata iniziativa degli oratori feriali che ha sempre costituito, anche in periodo di pandemia, essenziale garanzia per qualità di servizio ed inclusività. Il riferimento è alla convenzione con il decanato per contribuire «all’importante azione dagli oratori garantita, anche all’interno della più ampia iniziativa diocesana» – scrivono i consiglieri.

Soldi per gli oratori estivi

A tal proposito Farioli e Lanza ricordano che nel corso del 2020 furono stanziati 75 mila euro dall’amministrazione con reciproca soddisfazione e , soprattutto amplissima partecipazione nonostante i condizionamenti restrittivi del lockdown. Proprio qui c’è il nodo della questione, come sottolinea l’assessore Cerana: «Abbiamo recuperato una parte di risorse da altre poste di bilancio ma sarà necessario procedere con una variazione di bilancio».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 23 Maggio 2022
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