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Una giornata nazionale per celebrare il “potere” dei cavalli

Empatici, generosi e intelligenti: oltre alle doti fisiche i cavalli dimostrano notevoli capacità cognitive, che lo rendono un ottimo compagno per l’uomo

cavalli arabi

Il 29 maggio si è celebrata la prima edizione della giornata nazionale del cavallo. Una ricorrenza che cadrà d’ora in poi l’ultima domenica di maggio e che rappresenta l’occasione per conoscere meglio questi straordinari animali. Forse non tutti sanno che il cavallo è un animale estremamente empatico, ha la capacità di percepire e riflettere le emozioni che trasmettiamo attraverso il linguaggio del nostro corpo: se una persona è molto nervosa oppure prova paura automaticamente questo verrà trasferito anche al corpo , che non sarà fluido e rilassato in sella. Ne deriverà una situazione di disagio anche per l’animale e questo potrebbe portarlo a stare sulla difensiva e a non fidarsi del proprio cavaliere, che invece dovrebbe trasmettere fiducia e sicurezza. Inoltre con uno studio pubblicato sulla rivista “Biology Letters” i ricercatori dell’Università del Sussex sostengono che i cavalli sarebbero in grado di distinguere le espressioni di gioia da quelle di rabbia, gli psicologi hanno studiato la reazione di 28 equini alla visione di fotografie di umani allegri o nervosi. Alla visione di volti arrabbiati, i cavalli (dotati di vista monoculare) tendevano a utilizzare di più l’occhio sinistro, comportamento che viene spesso associato alla percezione di stimoli negativi, il battito cardiaco accelerava e apparivano tesi.

L’esperimento ha dimostrato come questi animali abbiano avuto una reazione maggiore di fronte a espressioni negative rispetto a quelle positive, questo è dovuto al fatto che essendo delle prede hanno la priorità di dover riconoscere le minacce nell’ambiente che li circonda e riconoscere un volto arrabbiato diventa un segnale di avvertimento per un possibile pericolo. Da un secondo studio pubblicato sulla rivista “Animal Cognition” e condotto dagli etologi e veterinari dell’Università di Pisa, i cavalli sarebbero in grado di riconoscersi allo specchio. I ricercatori hanno effettuato un mark test: una tecnica che consiste nell’applicare un segno colorato su un punto del corpo che l’animale può vedere solo con l’aiuto di una superficie riflettente. In questo modo, se capace di riconoscersi, tenderà a interagire con il segno, provando ad esempio a grattarlo via. Come controllo si applica invece ad alcuni animali una marcatura trasparente, che garantisce la stessa sensazione tattile della marcatura colorata ma senza lasciare tracce visibili.

I cavalli con la marcatura colorata hanno dato segni di riconoscersi cercando frequentemente di rimuovere il colore sia direttamente con le zampe, sia strofinando il muso sul terreno o su supporti verticali presenti nell’arena, atteggiamenti invece molto rari con la marcatura trasparente. Hanno anche un’eccellente capacità di memorizzazione: hanno una memoria “fotografica” dell’ambiente che li circonda ma sanno anche ricordare e associare rumori, alcuni comportamenti sono dovuti a situazioni precedentemente spiacevoli che vengono registrate sotto forma di trauma e durante la notte rinforzano nella propria memoria ciò che hanno appreso durante la giornata. Sembrano anche condividere con l’uomo la capacità di formare ricordi a lungo termine ma un minimo cambiamento nell’ambiente circostante potrebbe rivelarsi per lui un possibile pericolo: questo perché processa e ricorda ogni minimo dettaglio dell’ambiente (anche quelli più insignificanti per noi umani) e anche un lieve cambiamento, come una foglia che cade da un albero, risulta essere una minaccia per un animale che in natura è una preda. In conclusione possiamo notare come il cavallo oltre alle doti fisiche e di resistenza abbia notevoli capacità cognitive, che lo rendono un ottimo compagno per l’uomo.

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Pubblicato il 31 Maggio 2022
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