Dal buio alla luce: Malpensa celebra la ripresa con l’arte
La nuova mostra al Terminal 1 di Malpensa posto oltre l'area Schengen
Da oggi, giovedì 14 luglio, i passeggeri in partenza per le destinazioni extra Schengen, mentre si dirigono verso il loro gate di imbarco avranno l’occasione di ammirare l’ultima mostra d’arte all’aeroporto di Milano Malpensa.
Si tratta di una collettiva dal titolo “Dal buio alla luce-From darkness to light”, firmata da artisti del calibro di Jacopo Foggini, Carlo Guzzi, Vincenzo Lo Sasso e Davide Paglia. Un progetto proposto dall’Associazione AmAMi che ha voluto celebrare la ripartenza di un settore particolarmente colpito dalla pandemia, con lavori ideati per i passeggeri dell’aeroporto, per salutarli, emozionarli e regalare loro un ricordo.
Quattro opere, quattro artisti
Quattro artisti, per un progetto pensato e scritto esclusivamente per Sea. Gli artisti scelti dal curatore, tutti presenti da anni nel panorama artistico italiano ed internazionale, hanno immediatamente accettato la sfida di esporre i loro lavori consci del fatto che la platea di spettatori da raggiungere è davvero notevole.
Le molteplici interpretazioni dei quattro autori accompagnano nella zona di passaggio dell’aeroporto di Malpensa verso i voli internazionali, i passeggeri, attraverso una sorta di corridoio dell’Arte in cui essa gioca un ruolo preponderante, dimostrando ancora una volta come l’Arte possa essere “cura” per l’anima e per gli uomini.
Jacopo Foggini ha scelto una installazione fatta ad hoc per Malpensa, Colibrì, con un estruso di metacrilato che ricopre le finestre di Malpensa, gioca con la variazione dei colori in base alla luminosità data dalla luce che entra dalle finestre.
Carlo Guzzi, scultore propone sagome in metallo e legno, Impronte di umanità. Una poetica ben precisa, le figure rappresentano ciascuno di noi, e metaforicamente questi vuoti dati dal metallo e i pieni dati dal legno richiamano continuamente i passeggeri accompagnandoli in un percorso ideale che devono raggiungere (Foto di copertina).
Vincenzo Lo Sasso è presente con sculture in palissandro scolpite nella Val d’Ossola anch’esse dalle molteplici sfumature. Un marmo che non è mai respingente, anzi, invita lo spettatore ad essere accarezzato, un marmo avvolgente dalle forme sinuose e ben levigate. I metalli, dal titolo Visions (la tecnica vede un mix tra metallo e pittura) sono degli astratti ma che ben si adattano a giochi di luce, in quanto riflettono i colori e le forme che si intravedono cambiano continuamente.
Davide Paglia con i suoi tondi in plexiglass (Energia) contribuisce anch’egli a irradiare di luce ed energia appunto l’aeroporto. Uno stimolo per i passeggeri che attraversano le aree di imbarco. Ecco che tutti e quattro gli artisti sono legati da un fil rouge, luce, colore, energia.
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