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Maggioni (Pd) dopo il consiglio comunale: “Minoranze in consiglio a Busto non sono supine”

La nota del capogruppo Democratico dopo il consiglio comunale del 29 giugno

consiglio comunale busto arsizio 2021 maurizio maggioni

La recente seduta del Consiglio Comunale ha visto l’approvazione di due mozioni presentate dall’opposizione: quella della promozione delle comunità energetiche e quella della programmazione dei “parcheggi rosa”.

Il capogruppo del Pd in consiglio comunale Maurizio Maggioni sottolinea: «Si tratta di un fatto positivo per la città, dato che l’intero Consiglio ha raccolto proposte e stimoli dei gruppi di minoranza. Non si è trattato del risultato di qualche recondita contrattazione: in Commissione e nelle precedenti discussioni questi temi sono stati oggetto di valutazioni attente e critiche e di successive modifiche ed integrazioni».

Gli altri argomenti all’odg della seduta erano del tutto “tecnici” «e – prosegue Maggioni – nessuna minoranza od opposizione li avrebbe mai accolti con voto contrario, salvo che fosse stata animata da una pregiudiziale ed incomprensibile volontà di contrapposizione. Non siamo una opposizione preconcetta e in tutti questi mesi siamo sempre stati propositivi anche (e mi verrebbe da dire, soprattutto) quando abbiamo raccolto la contrarietà del Sindaco e della maggioranza».

Maggioni si scaglia contro chi vuole far passare l’immagine di un’opposizione priva di mordente «è funzionale all’idea, caricaturale, e cara al centrodestra nostrano , secondo la quale il Sindaco e la Giunta sarebbero pragmatici e positivi e l’opposizione improduttiva ed “ideologica” oppure consenziente e supina».

Il Pd bustocco ci tiene a spiegare il modus operandi dell’opposizione e la totale chiusura della maggioranza: «Le minoranze nell’attuale Consiglio Comunale anche se con diverse identità, hanno affrontato concordemente problemi rilevanti (quartieri, raccolta rifiuti, osservatorio sulla qualità dell’aria) con mozioni e interpellanze, rispetto alle quali il Sindaco e la maggioranza hanno chiuso il dibattito in Consiglio con una sorta di pietra tombale, quasi avessero il timore di entrare specificamente nel merito di questi temi».

E quando queste minoranze hanno proposto apposite commissioni e procedure che fossero adeguate alle implicazioni cittadine della riforma sanitaria, delle nuove case della salute, del nuovo ospedale e dell’attuale servizio sanitario, «la risposta è stata negativa e non si sono aperti i complessi percorsi di analisi e di confronto che ogni giorno di più vediamo invece indispensabili. Le nostre proposte sono sempre state concrete, percorribili e indirizzate ad una trasformazione profonda dell’Amministrazione: su questa prospettiva abbiamo registrato reticenze e silenzi».

E conclude: «Il centrosinistra ha tanti problemi di carattere politico e di dimensione nazionale soprattutto in relazione alla difficoltà di mobilitare un elettorato sfiduciato verso tutte le istituzioni, ma non certo quello dello di misurarsi con l’attuale maggioranza ed il sindaco Antonelli».

Pubblicato il 04 Luglio 2022
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