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Anche il Partito Comunista vuole esserci alle elezioni e raccoglie le firme

I partiti già in Parlamento non devono farlo, ma le forze che non ci sono alla Camera e al Senato devono raccogliere quasi 40mila firme. Aperta la campagna anche nel Varesotto

Politica varia

Anche il il Partito Comunista Italiano (che ha resuscitato simbolo e nome dello storico partito scomparso nel 1991) vuole partecipare alle elezioni politiche 2022 e quindi ha dato il via alla fase di raccolta delle firme richieste per far apparire il simbolo sulla scheda elettorale.

La raccolta firme non è una fase scontata, dopo l’ultima riforma che ha tagliato il numero dei parlamentari. I partiti già presenti in Parlamento sono esentati, ma altre forze che esistono sui territori e non sono in Parlamento devono raccogliere decine di migliaia di firme a livello nazionale.

Nel caso del Partito Comunista, per presentare il simbolo con la falce e martello e l’acronimo PCI (senza puntini, a differenza del vecchio partito 1921-1911), sono previsti anche in provincia di Varese diversi momenti di raccolta firme, già avviata giovedì 11 agosto, a Varese, Busto e Gallarate.

Il PCI sarà presente oggi, venerdì, in piazza MonteGrappa a Varese dalle 9 alle 19, poi ancora il 17 in piazza Podestà dalle 9 alle 19, il 18 agosto in piazza XX Settembre, sempre dalle 9 alle 19.

La scadenza per la presentazione delle liste sottoscritte è per il 20-21 agosto, prima di quella data dovrebbero esserci altri momenti di raccolta firme, anche nel Basso Varesotto, che ha come riferimento “fisico” la sede della cooperativa Cuac di Arnate a Gallarate (dove si sono già tenuti due momenti di raccolta firme giovedì).
Per firmare nella zona di Busto Arsizio si può contattare anche un referente al 3386414115.

L’attuale Legge prevede che “in caso di scioglimento della Camera dei deputati che ne anticipi la scadenza di oltre centoventi giorni, il numero delle sottoscrizioni è ridotto alla metà” rispetto a quanto previsto, quindi si scende da 1000 a 750 firme per ogni collegio plurinominale. Complessivamente è richiesto di raccogliere 56.250 firme, vale a dire 36.750 per la Camera e 19.500 per il Senato. Ma dal momento che di solito chi firma per la Camera non ha problemi anche a firmare per il Senato, il numero di firme totali da raccogliere è 36.750.

Nella stessa condizioni si trova anche un’altra forza della sinistra, Unione Popolare, che ha avviato la raccolta firme nei giorni scorsi.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 12 Agosto 2022
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