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di Elda Caspani

Il racconto della domenica

Io sono una collezionista, un po’ strana per la verità, colleziono quotidiani.
Di solito le prime tre pagine e gli articoli più interessanti, se ci sono accadimenti particolari acquisto diverse testate per confrontare le varie opinioni: un ripostiglio pieno di scatoloni.
Per fortuna adesso si possono archiviare in altro modo. Stavo cercando un articolo e non ricordavo in quale anno collocarlo, così mi sono messa a leggere i vari titoli dei giornali dagli anni ’80, ’90, e leggendoli mi ha preso una malinconia, un disgusto per i molti titoli dello stesso tenore: assassini di brave persone, orrori che sembra non abbiano mai fine.
Fra gli altri sono incappata in una delle ultime foto di Paolo Borsellino: lo ritrae nel momento in cui forse scopre, con sgomento, che anche lui farà la stessa fine del suo amico Giovanni Falcone, di Dalla Chiesa, Terranova, Mattarella, Chinnici, Montalto, Giorgio Ambrosoli, per citare solo qualche nome, ma ce ne sono molti altri, e con essi le loro scorte assegnate per proteggerli. Luisa che, prima o poi, anche il suo nome si aggiungerà alla lunga lista dei tanti Cristi che sono stati uccisi prima di lui in Italia, ma non solo. Ha l’espressione stupita di chi, in una frazione di secondo, è penetrato nel futuro e ha visto che non ci sarà scampo, perché non c’è mai stato scampo per tutti loro, in realtà hanno nemici potenti implacabili che non li mollano finché non li avranno distrutti.
I Cristi danno fastidio perché rappresentano ciò a cui ogni essere umano dovrebbe aspirare, hanno una caratteristica che li accomuna: sono profondamente onesti e credono nell’ideale della giustizia, del servire la legge basata su di essa, e fanno di tutto per farla rispettare.
Sanno che in mezzo alla gente che li circonda, sempre pronta ad applaudire, si nascondono gli ipocriti, i traditori che hanno molte maschere (le chiamano talpe, corvi) per nascondersi nelle pieghe della società, sono capi potenti che si intrigano con la malavita, hanno connivenze con Cosa nostra, mafie, in pubblico sono con lo Stato, ma dietro sono contro lo Stato, e al momento che ritengono opportuno volgono il pollice verso, e allora è la fine.
I Cristi sono persone speciali, hanno il torto di non volersi arrendere, anche se sentono la paura morderli dentro, testardi, vanno avanti, perché un UOMO sa che potrà morire per essere UOMO.
Alla fine verrà consegnata agli eredi la Medaglia al valore civile.
Sciascia, nel suo libro, divide l’umanità in categorie: gli uomini (pochissimi), i mezz’uomini (pochi), gli ominicchi (molti), i quaquaraquà (un esercito).
I Cristi, la storia insegna, finiscono sempre in croce.

Racconto di Elda Caspani (www.ilcavedio.org)

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Pubblicato il 25 Settembre 2022
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