A Gallarate arriva il primo dei nuovi autobus “ricondizionati”
Si aggiunge al mezzo a metano arrivato ad agosto: "Previsto il rinnovo di un quarto della flotta", spiega l'assessore Canziani. Era previsto negli accordi con il sindacato e il personale Amsc

È arrivato al deposito Amsc di via Aleardi il primo autobus “ricondizionato”, destinato a modernizzare la flotta del trasporto pubblico di Gallarate. È il primo di una serie di quattro.
«Oggi abbiamo in servizio venti mezzi» ricorda l’assessore alle partecipate, Corrado Canziani, da cui dipendono anche le scelte strategiche di Amsc. «Ci siamo presi l’impegno di sostituirne 5, che significa rinnovare un quarto della flotta».
Il primo mezzo nuovo è stato consegnato già questa estate, a inizio agosto. «Un mezzo da 239.500 euro, finanziato al 65-80% dall’Agenzia Trasporti» spiega Canziani. La quota complessiva di contributo dell’Agenzia TPL deve essere ancora quantificato in maniera esatta.
Se il mezzo nuovo e con alimentazione a metano ha un costo molto elevato, più accessibile è il prezzo di altri quattro autobus acquistati “ricondizionati”: mezzi usati, ma rinnovati. Per ora ne è arrivato uno solo (nella foto di apertura), ma altri tre seguiranno. E in questo modo sarùà garantito il rinnovo di un quinto della flotta, consentendo di eliminare i mezzi più vetusti.
Il rinnovo della flotta era uno degli impegni che erano confluiti nell’accordo tra Comune, Amsc e sindacati dopo lo scontro e lo “sciopero bianco” – per così dire – che nell’inverno scorso avevano creato non pochi problemi: nella vertenza degli autisti c’era infatti anche la qualità dei mezzi e il comfort al lavoro.
La polemica sul bus e il ponte a Cajello
L’autobus a metano arrivato ad agosto è già in servizio da mesi ed è finito anche dentro a una polemica: il mezzo infatti è troppo alto per il transito dal ponte di via Liberazione, nel centro storico di Cajello.
Come ultimo punto di una animata conferenza stampa di replica alle opposizioni, Canziani ha riservato anche un passaggio su questo: «La scelta era tra bus a metano e bus elettrico, per ragioni tecniche abbiamo optato per quello a metano» ha premesso Canziani. Il mezzo a combustibile “verde” è però dotato di un cassone sul tetto che lo rende troppo alto per il transito.

Lo ammette, Canziani, che però fa presente – in sostanza – che la rete Amsc è composta da più linee e che il mezzo a metano viene semplicemente impiegato su un’altra linea. «È assegnato alla linea 3, che parte dal deposito e raggiunge Moriggia: l’autobus fa 12 viaggi da 17 km cadauno» dettaglia Canziani. Semplicemente non viene usato sulla linea 1 che transita da Cajello.
Quanto al futuro, «può essere che si valuti modifica tratte». Non tanto per una questione di mezzi, ma perché il nuovo, progettato e atteso polo scolastico Cascinetta-Cajello in via Curtatone richiederà probabilmente di rivedere le linee.
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