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Documenti falsi per far entrare in Italia altre persone, arrestati due uomini a Milano Malpensa

Nei guai un cittadino dello Sri Lanka e uno dal Pakistan: in entrambi accompagnavano "in incognito" persone che non avevano documenti regolari

Polizia Malpensa

Due uomini in manette a Milano Malpensa per reati legati all’immigrazione clandestina, attraverso la frontiera aeroportuale.
L’Ufficio della Polizia di Frontiera dello scalo intercontinentale nella giornata di sabato 29 ottobre ha arrestato, in flagranza di reato un cittadino dello Sri Lanka ed un cittadino del Pakistan per due distinti episodi: entrambi sono accusati di avere favorito l’immigrazione irregolare di due connazionali, di cui uno minore, reato aggravato dall’uso di documentazione falsificata o comunque irregolare.

In particolare, il primo arresto è stato effettuato a seguito di un servizio di osservazione discreta, con operatori in borghese, sui passeggeri di etnia srilankese in arrivo da Doha (Qatar) ed ha consentito di individuare un cittadino dello Sri Lanka che giunto da Doha, dopo avere atteso la discesa dal volo di una connazionale, l’ha accompagnata, tenendosi a debita distanza e dandole istruzioni, verso la linea di controllo documentale.

La cittadina dello Sri Lanka si presentava sulla linea dei controlli documentali è risultata sprovvista di documenti. L’uomo, regolare sul territorio italiano, ha invece superato gli stessi per recuperare i bagagli da stiva.
Gli operatori che seguivano l’uomo, avvertiti della presenza di una donna sprovvista di documenti, hanno controllato  l’uomo che, con fare nervoso ed agitato dichiarava di essere appena giunto e di viaggiare da solo. Ipotizzando che, secondo un modus operandi già noto agli operatori dello scalo di Malpensa, l’uomo potesse avere partecipato attivamente all’arrivo irregolare della donna, si procedeva ad ulteriori riscontri presso gli uffici di Polizia.

La successiva perquisizione, effettuata sui suoi effetti personali permetteva di rintracciare i documenti falsi (passaporto dello Sri Lanka, permesso di soggiorno e carta di identità italiani) utilizzati per far partire la donna dal proprio paese di origine e raggiungere illegalmente l’Italia.

In un ulteriore bagaglio veniva, inoltre, rinvenuta copia del reale passaporto della straniera che faceva istanza di protezione in Italia confermando i dati anagrafici riportati sul proprio passaporto rinvenuto dagli operatori. La documentazione era stata nascosto dal cittadino dello Sri Lanka nel vano tentativo di impedire alla Polizia di Frontiera di risalire alle esatte generalità della donna e ricostruirne la tratta area seguita.

Il bambino pachistano arrivato “da solo” a Malpensa

Nella stessa giornata di sabato gli operatori hanno rintracciato un bambino pachistano, in possesso di un permesso di soggiorno spagnolo, che nonostante l’età di 11 anni, riportata sui documenti, ha detto di essere giunto da solo da Jeddah (Arabia Saudita).
Poiché la normativa internazionale consente ai minori di 15 anni di viaggiare solamente se a carico del vettore oppure se affidati ad un adulto, è stata contattata la compagnia aerea che ha confermato la presenza a bordo di un adulto che aveva la custodia del bambino.

L’attività di riscontro, avviata immediatamente dagli uffici investigativi, ha consentito alla Polizia di rintracciare il cittadino adulto nel salone Arrivi subito dopo i controlli di frontiera e doganali, dopo che lo stesso aveva abbandonato il minore.

L’attività di Polizia Giudiziaria ha consentito, non solo di identificare il cittadino pachistano, ma di accertare che la documentazione esibita dal minore era appartenente ad altra persona. Lo stesso ha infatti dichiarato altre generalità asserendo di essere un quattordicenne.

L’uomo accompagnatore, nel proprio bagaglio, aveva documentazione inequivocabilmente riconducibile al minore.
Al termine dell’attività di Polizia il minore è stato accompagnato presso il Pronto Intervento Minori di Milano come concordato con la Procura presso il Tribunale per i Minorenni.

Pubblicato il 31 Ottobre 2022
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