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Le pagelle della Pro Patria: “delle sconfitte nascono i fiori”, come Pitou

I voti dei tigrotti, usciti sconfitti 2 a 1 dalla Pro Sesto. Rosa corte e poche idee, ma chi entra dalla panchina - ridotta all'osso - porta fosforo e qualità. Come il frizzante Gavioli e il virtuoso esordiente Pitou, autore di un gol che fa ben sperare

Pro Patria - Virtus Verona 1 a 0 (23.10.2022)

DEL FAVERO 6: Poche possibilità di mettersi in mostra, la Pro Sesto è cinica e Bruschi converte in oro le due palle che gli arrivano sui piedi. A disinnescare D’Amico ed evitare il 3 a 0 ci pensa invece Saporetti.

VAGHI 5,5: Non balla e non brilla. I due gol subito sono sì sul lato di sua competenza ma pur sempre in contropiede. E mettere una pezza quando si deve rincorrere un attaccante che taglia verso la porta è davvero un ingrato compito (che qualcuno però dovrà pur fare).  A fine partita ci mette la faccia in sala stampa, anche a nome della squadra.

dal 46′ PITOU 7: Entra tra i giganti e dimostra di avere la qualità per la categoria, facendo impazzire nello stretto e in due occasioni la difesa della Pro Sesto, sia Giubilato che Maurizii. Non demorde fino alla fine, a tempo scaduto si conquista una punizione che è praticamente un calcio d’angolo corto battuto trasformato poi in gol con una deliziosa volée. Parafrasando De André, dai “Dai diamanti non nasce niente (come il suo gol, inutile), dalle sconfitte* nascono i fiori”, come il suo ingresso in campo. Fiore sbocciato.

BOFFELLI 5,5: Difensore centrale con gli straordinari in fase di impostazione, soprattutto nel primo tempo, quando Bertoni è marcato stretto-stretto, cortesia che ricambia alla punta centrale della Pro Sesto Gerbi. Con il passaggio della difesa a quattro e l’assalto all’arma bianca diventa meno protagonista del match …se non fosse soltanto per quel mancato stop su un retropassaggio di Ndrecka all’83’. Leggere subito qui sotto chi e come ha tolto le castagne dal fuoco.

SAPORETTI 6,5: A differenza del mismatch Vaghi/Bruschi, il difensore mancino deve fare i conti con un più addomesticabile e meno dirimpettaio Capelli. Compito risolto diligentemente con il bonus di un intervento provvidenziale sul contropiede di D’Amico, che impedisce alla Pro Sesto di portarsi sul 3 a 0 all’83’. Ultimo dei Samurai.

Pro Patria in debito di ossigeno: al Breda vince la Pro Sesto

VEZZONI 5: Nel primo tempo i due errori con la palla tra i piedi (il primo, forse, viziato da un fallo su Nicco che aspettava il pallone dell’argentino) corrispondo ai due i gol raccolti dalla porta di Del Favero. Un passo indietro in tutti i sensi: sia dal pregevole assist fornito per Stanzani domenica scorsa allo Speroni, sia per la posizione in campo, da terzino per tutta la ripresa.

NICCO 5: Lo specchio della Pro Patria in debito di ossigeno. Da maratoneta dai piedi fini ha giocate tutte le undici partite (con anche diversi acuti come il gol alla Pro Vercelli e l’assist per Stanzani alla Pergolettese) e a Sesto San Giovanni paga dazio di qualche mancato pit-stop dovuto alla coperta cortissima dei bustocchi. L’alfiere bianco(blu) della Pro Patria viene catturato a inizio partita.

dal 46′ GAVIOLI 6: Porta fosforo e blues tra il centrocampo della Pro Patria, prendo in carico i compiti sia di Nicco che di Ferri quando il centrocampo perde una pedina spostata in avanti alla disperata ricerca del gol.

BERTONI 6: Ne avevamo avuto prova già domenica scorsa, il direttore d’orchestra è tornato nel golfo mistico in grande spolvero. In crescita anche durante il corso dei 90′, soprattutto nella ripresa, quando le tenaglie della Pro Sesto si allentano e può giocare più palloni per i compagni. Peccato che molti degli strumenti del suo ensemble siano invece logori e fuori accordatura. E così in questo Dies Irae non gli resta che dirige il Requiem: al talento di Pitou è affidato il Lacrimosa. Dal suo traversone in area nasce il gol di Pitou.

FERRI 6: La Pro Patria non cambia copione, e per un Ndrecka che spinge di meno, ci pensa il compagno di posizione a dare man forte con le sue solite incursioni, infrante tutte prima degli ultimi 16 metri. Viene sostituito quando Vargas si gioca l’all in e schiera tutte le punte a sua disposizione.

dal 56′ Castelli 6-: Come Chakir, tanto onesto lavoro per allargare le maglie e portare scompiglio nella difesa della Pro Patria, ma con pochi dividendi e poche occassioni sui piedi.

Pergolettese – Pro Patria in diretta

STANZANI 6: In un “momento no” come quello della Pro Patria, continua il suo personale “momento sì”. È uno dei pochi a riuscire a costruirsi un tiro, ma sul primo palo servono le sberle alla Tevez se si vuole sfondare la porta. Vargas gli chiede prima di giocare da seconda punta, poi esterno, prima nel tridente e infine del 4231. Lui esegue sempre tutti i camaleontici compiti al meglio delle sue possibilità.

dal 86′ CITTERIO SV.

PIU 5,5: Prova a dare profondità ma è mal servito o non si intende con i compagni. L’unica vera chance non gli arriva neanche sui piedi perché Del Frate anticipa il filtrante a lui destinato.

dal 46 CHAKIR 6-: Come Castelli, tanto onesto lavoro con pochi dividendi. La Pro Patria a trazione anteriore lavora per lui e lui per muovere e allargare la difesa, con un successo solo parziale anche perché la Pro Sesto è forte del doppio vantaggio. Si fa pescare ancora però in fuorigioco.

VARGAS 5,5: Di positivo c’è che la squadra ancora una volta soccombe ma non sprofonda. Merito anche dei cambi a partita in corso che riescono a rivitalizzare una squadra stanca. Di negativo c’è la terza sconfitta nelle ultime quattro, i quattordici gol subiti in undici gare e una costante: la Pro Patria va troppo spesso in svantaggio nella parte centrale del primo tempo.

Vargas dopo la sconfitta della Pro Patria: “Abbiamo concesso alla Pro Sesto due gol ingenui”

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com
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Pubblicato il 31 Ottobre 2022
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