Qualità dell’aria, gli assessori all’Ambiente del bacino Padano: “Considerare la crisi nell’attuazione delle misure ambientali”
Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto chiederanno congiuntamente al Governo di prevedere misure straordinarie che consentano - nel contesto della crisi e della conseguenza della condanna europea - di poter alleggerire la pressione sui cittadini

Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto chiederanno congiuntamente al Governo di prevedere misure straordinarie che consentano – nel contesto della crisi e della conseguenza della condanna europea – di poter alleggerire la pressione sui cittadini.
Questo uno degli esiti dell’incontro (in videoconferenza) tra gli assessori all’Ambiente delle Regioni del Bacino padano, vale a dire Gianpaolo Bottacin (Veneto), Raffaele Cattaneo (Lombardia), Matteo Marnati (Piemonte) e Irene Priolo (Emilia-Romagna) che hanno voluto fare il punto della situazione anche alla luce dell’avvio delle misure per la qualità dell’Aria che entreranno in vigore domani, sabato 1° ottobre.
Gli assessori hanno ricordato gli sforzi compiuti, in un lavoro coordinato a partire dal 2005 e come da tempo ci sia un’azione comune delle quattro Regioni attraverso la sottoscrizione dell’Accordo e i provvedimenti conseguenti sul traffico, sugli impianti di riscaldamento e le emissioni in agricoltura. Un lavoro che ha portato ad un miglioramento progressivo della qualità dell’aria.
Inoltre, hanno fatto il punto sulle misure che entreranno in vigore dal 1° ottobre, come le nuove limitazioni per i veicoli euro 4 diesel, rinviata dal 2020 a causa della pandemia Covid.
A riguardo, hanno manifestato la necessità di tenere in equilibrio le esigenze di natura ambientale e di miglioramento della qualità dell’aria con quella di natura economico-sociale, in un momento di difficoltà grave per famiglie, enti e imprese.
Gli assessori, inoltre, hanno segnalato la propria preoccupazione in vista dell’emanazione della nuova Direttiva sulla qualità dell’aria e hanno chiesto al Governo un impegno, nei confronti della Commissione Europea per rappresentare la specificità della situazione italiana in particolare del Bacino Padano.
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