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Il Renate stecca, la Pro Patria ringrazia e torna alla vittoria

Vittoria di "corto muso" dei tigrotti di Busto Arsizio a Meda. Un errore nel primo tempo di Nelli spalanca la strada a Castelli, al settimo sigillo personale. La salvezza si avvicina

Le foto di Renate - Pro Patria 29.1.23

Ci sono voluti cinque turni e un pasticcio difensivo del Renate per vedere la Pro Patria tornare a segnare e a vincere nel girone di turno. In una fredda domenica di gennaio, appena dopo i giorni della merla, i tigrotti di Busto Arsizio espugnano 1 a 0 lo Stadio Città di Meda grazie a una rete di Davide Castelli al 13′ del primo tempo- Decisivo e complice ai fini del punteggio un errore di Nelli in fase di impostazione che con un retropassaggio ha spalancato una prateria per l’attaccante in maglia numero 30, al 6 sigillo personale in stagione.

Una gara sicuramente lungi dall’essere spettacolare o da essere ricordata negli annali dello sport più amato in Italia: pochissime le occasione sotto rete per parte, fatta esclusione per un palo da Squizzato a fine primo tempo che ha fermato i padroni di casa, mentre i bustocchi, forti del vantaggio, difendevano la porta di Del Favero arroccandosi nella propria metà campo.

Ad ogni modo il colpo esterno rilancia la Pro Patria al settimo posto in classifica. La salvezza è ogni domenica più vicina e i playoff rimangono un obiettivo concreto per il finale di stagione.

CALCIO DI INIZIO

Forti del “filotto” di cinque risultati utili consecutivi, i padroni di casa del Renate schierano un undici pressoché identico a quello visto contro la Juventus Next Gen, sempre nel rispetto di dettami del 433 che vede davanti il tridente formato da Saporetti e Ghezzi ali a rifornire Nepi prima punta. Tra le novità scelte da mister Dossena c’è il ritorno di Anghileri in qualità di terzino sinistro e Nelli nel ruolo di regista, compito evaso con diverse difficoltà e che richiederà l’intervento dei due centrali per dare man forte al palleggio delle pantere neroazzurre.

Anche la Pro Patria, reduce invece dalla peggior sconfitta stagionale contro il Padova, si dispone con praticamente gli stessi titolari scesi in campo otto giorni fa allo Speroni di Busto Arsizio. Anche a Meda continua l’esperimento di Vargas che permette al “riscoperto” Clemente Perotti di collezionare gettoni importanti sulla fascia destra senza rinunciare all’estro argentino di Vezzoni, spostato sulla mezzala per sopperire all’assenza di Nicco. In attacco altra corsa per la coppia “di carattere” Pitou-Castell, la stessa  scesa in campo nella sconfitta contro i veneti.

La Pro Patria sfida il Renate per rialzare la testa. Vargas: “Vogliamo una reazione importante”

PRIMO TEMPO

Il primi 45′ della sfida sono all’insegna del freddo della Brianza e di numerosi svarioni tecnici e passaggi fuori misura da parte di entrambe le squadre in un campo che, almeno dalle tribune, sembra più largo rispetto alla media degli altri del girone A. Di tutte le imprecisioni, al centrocampo del Renate va imputato il peccato originale, l’errore che di fatto appena dopo 10 minuti consegna le chiavi di una partita alla Pro Patria. Come Priamo, che nella notte dei tempi ebbe la malaugurata e involontaria idea di portare all’interno delle mura di Troia gli achei nascosti nel ventre di una statua di legno a forma di cavallo, così al 13′ del match il mediano renatese Nelli, forse convinto di poter dare un giro di vite al palleggio dei suoi, con un lento retro-passaggio verso la porta del Renate stende il tappetto rosso a Castelli. L’attaccante brucia in velocità il titubante portiere Drago, uscito dall’area di rigore, e da quasi 40 metri appoggia un pallone lento e inesorabile, che placido rotola oltra la linea di metà campo mentre dagli spalti si alzano anzitempo i cori di gioia dei tanti tifosi venuti da Busto. E, all’unisono, il mormorio dei tifosi di casa.

La Pro Patria rompe così il digiuno del gol di oltre un mese e sceglie di giocare di rimessa grazie ai movimenti coordinati di ali e mezzali, risultando comunque più pericolosa e pungente del Renate, che invano prova a scardinare – ora alzando il pallone, ora con filtranti sulle fasce – la difesa dei tigrotti, tornata solida grazie al presenza del comandante Lombardoni, vittorioso in tutti i due area contro la “boa del Renate” Nepi.

Subito dopo il vantaggio la Pro Patria, in contropiede, va infatti vicina al raddoppio con una soluzione area di Vezzoni da dentro l’area prima e, dopo una mischia, con un colpo da biliardo all’angolino di Bertoni poi, al 23′. Drago risponde con un colpo di reni e una distesa dentro l’area piccola, interventi che lasciano a una sola distanza lo scarto tra le due squadre. A salvare la Pro Patria è invece un palo interno centrato da Squizzato nell’unica occasione in cui Del Favero viene battuto nel corso della partita: un tiro molto potente in corsa scagliato grazie un buon movimento di Nepi, intelligente a non farsi ingolosire dalla vista dello specchio della porta in prossimità del limite dell’area ma a servire l’inserimento della mezzala. Fatta eccezione del rocambolesco gol e del palo centrato al 41′, il primo tempo si spegne senza grossi sussulti e senza recupero.

SECONDO TEMPO

La prova che nella prima frazione ci sia qualcosa di disfunzione nel gioco del Renate è il triplice cambio che mister Dossena effettua al rientro dell’intervallo: fuori Ermacora, Baldassin – uscito sconfitto nella sfida con l’ormai veterano Ferri – e Ghezzi, dentro Colombini, Marano e Morachioli. Proprio quest’ultimo porta brio e, almeno in due occasioni, un po’ di scompiglio tra le mura dei tigrotti.

A meno di un minuto dal rientro dal cosiddetto té caldo, è proprio Morachioli a spaventare la Pro Patria: a ventitré secondi dal fischio della ripresa su svirgolata di controbalzo Squizzato prolunga la palla alta e lancia una fuga in solitaria del numero 10, che brucia Lombardoni e Molinari, ma che sbaglia il controllo una volta arrivato in area a tu per tu con Del Favero. A 10′ dalla fine è sempre Morachioli a rendersi protagonista: calcio di punizione battuto veloce dal Renate, l’esterno salta ancora Molinari sulla fascia , arriva sul fondo e fa partire un potente traversone basso dentro l’area piccola dove Nepi colpisce di prima, a botta sicura e a mezza altezza. Ma l’esultanza del numero 9 rimane col nodo in gola: Del Favero risponde presente, prendendosi dei meriti sulla vittoria di Meda.

Nel mezzo una chance anche per la Pro Patria, nata sempre in contropiede e sempre da un errore del Renate: subentrato a un tanto pimpante quanto arraffone Pitou, Leonardo Stanzani – come il resto della squadra, tutta dietro la linea della palla – sradica il pallone a Marano, sbucandogli alle spalle. Il numero sette si fa spazio per vie centrali e fa partire dal limite dell’area un tiro col collo del piede indirizzato sotto l’incrocio dei pali tuttavia la sfera si alza troppo presto e schizza via prima di poter impattare con la traversa, finendo in tribuna.

Con lo stesso approccio di Stanzani, cuore e sacrificio, nei minuti finali entra in campo al posto di Castelli anche Citterio. Rispetto al match-winner, il comasco non ha gli stessi centimetro da far valere sui palloni alti, ma ha nelle gambe l’agilità per sgusciare sugli esterni e tenere il pallone il più possibile vicino alla bandierina. Il compito viene evaso in concorso con l’ormai veterano Davide Ferri mentre il Renate si dà al disperato arrembaggio. Al triplice fischio  la Pro Patria può dunque per una vittoria che mancava da più di un mese. Quelli di Meda sono forse i tre punti più sporchi della stagione, ma anche a caval donato non si guarda in bocca. Soprattutto quando significa essere a +9 in ottica salvezza diretta.

RIVIVI LA DIRETTA

Calcio, Serie C: Renate – Pro Patria in diretta

 

RENATE – AURORA PRO PATRIA 1919    0 – 1   (0 – 1)

Marcatori: 13′ p.t. Castelli (PPA).

 

RENATE (4-3-3): 12 Drago; 7 Anghileri, 28 Silva, 4 Angeli, 16 Ermacora (1′ s.t. 33 Colombini); 14 Baldassin (1′ s.t. 30 Marano), 26 Nelli (10′ s.t. 95 Sorrentino), 20 Squizzato; 8 Ghezzi, 9 Nepi, 15, Ghezzi (1′ s.t. 10 Morachioli).

A disposizione: 1 Furlanetto, 13 Ciarmoli, 23 Manzolini, 32 Simonetti, 88 Esposito. All. Dossena.

 

AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Del Favero; 5 Molinari, 19 Lombardoni, 13 Boffelli; 21 Perotti, 11 Vezzoni (40′ s.t. 2 Vaghi), 14 Bertoni (22′ s.t. 8 Brignoli), 25 Ferri, 3 Ndrecka; 32 Pitou (22′ s.t. 7 Stanzani), 30 Castelli (32′ s.t. 17 Citterio).

A disposizione: 12 Mangano, 6 Sportelli, 17 Citterio, 18 Piran, 20 Gavioli, 22 Cassano, 24 Zanaboni. All. Vargas.

 

ARBITRO: Gioele Iacobellis di Pisa (Pio Carlo Cataneo della Sezione di Foggia e Gianluca Scardovi della Sezione di Imola. Quarto Ufficiale Federico Cosseddu della Sezione di Nuoro).

Angoli: 7 – 1.

Recupero: 0′ p.t. – 3′ s.t.

Ammoniti: Squizzato, Nelli, Nepi (REN); Molinari, Lombardoni, Del Favero (PPA).

Note: Giornata fredda e soleggiata. Terreno di gioco in discrete condizioni.

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com
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Pubblicato il 29 Gennaio 2023
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