Il 2023 è iniziato in modo positivo per i mercati finanziari e, in quest’occasione a differenza del recente passato, il clima di ottimismo ha pervaso anche il mondo crypto: il Bitcoin, così come la maggior parte dei token dell’ecosistema digitale, ha inanellato nella prima ottava dell’anno una serie di sedute di contrattazione al rialzo, che hanno allontanato le quotazioni dai minimi di periodo; si tratta di un timido segnale di miglioramento dopo gli ultimi mesi non certo esaltanti, ma è necessario quantomeno recuperare in pianta stabile i 18000 dollari, per auspicare che il movimento sfoci in qualcosa di più persistente di una semplice correzione tecnica.

Inoltre, come scrivono su criptovaluta, testata online da anni punto di riferimento nel settore delle nuove tecnologie, è innegabile che soprattutto nell’Area Euro gli asset di rischio siano tornati in cima alle preferenze degli investitori e a beneficiare della situazione sono ovviamente anche le valute virtuali.

Solana prova a rilanciarsi come alternativa ad Ethereum

Secondo gli esperti di Criptovaluta.it è proprio il sentiment generale dei mercati ad aver consentito a Bitcoin di riportarsi al di sopra dei 17000 dollari, così come ha permesso ad Ethereum di infrangere i 1300 dollari o a progetti con una capitalizzazione inferiore come Solana di registrare performance a doppia cifra. Ed è proprio il protocollo collegato all’asset SOL a catalizzare in maggior misura l’interesse degli addetti ai lavori: la crypto in questione, nata come alternativa ad Ethereum, ha sofferto enormemente la crisi innescata dalla bancarotta Ftx e, quando tutti davano ormai per morto il progetto, ecco che l’asset ha dato il via ad un rally del 20% con volumi di scambio davvero interessanti.

Anche se dai minimi del 2022 Solana ha raddoppiato in poche sedute la capitalizzazione di mercato, l’elemento rilevante dell’upward trend è senza dubbio rappresentato dal numero di compravendite. Alcuni analisti ritengono che il merito dell’exploit sia da attribuire all’hype per il meme token Bonk, nato sulla blockchain proprietaria, in realtà anche dopo la correzione dei corsi di quest’ultimo le quotazioni di SOL hanno dimostrato una buona resilienza, segno evidente di ragioni più profonde a cui ricondurre il buon momento della criptovaluta.

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