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Bonaccini o Schlein: domenica di primarie per la comunità Pd. “Nel Varesotto 60 seggi e 500 volontari”

Sono questi i numeri della macchina organizzativa messa in campo dai Dem varesini per permettere il voto delle primarie di partito

partito democratico primarie 2023

Sessanta seggi e quasi 500 volontari sparsi in ogni angolo della provincia. Sono questi i numeri della macchina organizzativa messa in campo dai Dem varesini per permettere il voto delle primarie di partito.

Domenica 26 febbraio militanti, simpatizzanti e semplici elettori sono chiamati al voto per scegliere chi sarà il prossimo segretario del Partito Democratico fa Stefano Bonaccini ed Elly Schlein.

Sarà possibile votare dalle dalle 8 alle 20 nei 60 seggi provinciali (È possibile trovare il proprio seggio su www.primariepd2023.it) anche se dalla segreteria invitano, soprattutto nei seggi più piccoli, ad approfittare delle ore mattutine.

Le regole del voto

Non serve per forza essere iscritti al Pd per partecipare alla votazione. È lo stesso regolamento a ricordare che sono ammesse le persone che “dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Partito, di sostenerlo alle elezioni, e accettino di essere registrate nell’Albo pubblico delle elettrici e degli elettori”. Serve però essere “cittadine e cittadini italiani”, oppure di altri Paesi dell’Unione europea ma residenti in Italia, o ancora di altri Stati ma “in possesso di permesso di soggiorno”. Per votare è necessario portare la carta d’identità e nelle città con più di un seggio la tessera elettorale. È richiesto un contributo di due euro. Lo spoglio avverrà direttamente domenica sera e i risultati dovrebbero essere noti intorno alle 22.30.

“Ci mettiamo alle spalle un periodo difficile”

«È stato un periodo molto faticoso perché abbiamo affrontato sfide importanti come quella delle elezioni in lombardia senza una leadership riconoscibile – spiega il segretario provinciale Giovanni Corbo facendo il punto politico all’indomani della consultazione -. Il congresso rappresenta per noi un momento di grande soddisfazione perché ci permette di mettere alle spalle una stagione e di aprirne una nuova che si fa forza del fatto che nei territori e nei circoli c’è stato un animato e interessante dibattito congressuale, con numerosissimi seggi sul territorio con un grande sforzo organizzativo. Faccio i complimenti – prosegue Corbo – ai rappresentanti della due mozioni. Se il congresso è stato così denso di contenuti è stato grazie al loro operato perché hanno Crato tante occasioni di confronto».

Lo sforzo organizzativo della comunità Dem

È la vicesegretaria provinciale Alice Bernardoni a fare il punto sulla macchina organizzativa che in queste ore sta facendo gli ultimi preparativi: «Avremo 60 seggi in cui sarà possibile votare. Uno sforzo molto grande in un momento in cui, inutile negarlo, c’è anche un po’ di stanchezza dopo la vacatio della segreteria nazionale, i risultati delle politiche e delle regionali. Riuscire a continuare a mobilitare gli iscritti prima per la prima parte del congresso con la discussione delle mozioni nei circoli e ora con il voto è un segnale davvero importante. Teniamo conto che nei 60 seggi ci devono essere almeno tre persone su diversi turni, significa che ci saranno almeno 500 volontari sul territorio provinciale impegnati nella giornata di domenica.

La nuova centralità del Varesotto nella galassia Pd

A rivendicare il peso politico assunto dal territorio varesino all’interno della comunità del Partito Democratico è Marco Tuozzo, dalla segreteria provinciale. «Ci avviciniamo a questa consultazione con alcuni risultati importanti. In questi ultimi mesi come segreteria siamo riusciti a dare una forte centralità alla provincia di Varese, ricordo che Pierfrancesco Majorino ha aperto e chiuso la sua campagna proprio qui a Varese e che entrambi i due candidati alla segreteria hanno visitato la nostra provincia. Varese torna ad essere nuovamente soggetto primario all’interno del contesto regionale e di questo siamo molto fieri».

I rappresentanti delle due mozioni

partito democratico primarie 2023

A poche ore dall’apertura delle urne Helin Yildiz e Andrea Civati, rispettivamente i promotori della mozione per Elly Schlein e di quella per Stefano Bonaccini, puntano sul fair play dopo settimane di confronto sui temi e il futuro del partito.

«Il Pd è l’unico partito che fa questo tipo di confronto democratico e politico al proprio interno – rivendica Helin Yildiz -, segno che c’è davvero una grande passione politica a sostenere questa comunità». «Ringraziamo anche gli altri due comitati promotori – aggiunge Civati -. Siamo arrivati noi a questa fase delle primarie ma la partecipazione è stata davvero positiva ed è un valore importante rivendicare che abbiamo questa pluralità di proposte durante queste settimane di confronto interno».

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Pubblicato il 25 Febbraio 2023
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