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Davanti al Commissariato di Gallarate si riaccende la memoria per la Guardia Scelta Vincenzo di Puppo

43 anni fa l'omicidio del poliziotto durante un intervento per una rapina in una gioielleria di via Manzoni. Alla cerimonia c'erano anche la figlia e i due nipoti

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Riccardo e Mattia guardano il busto del nonno posizionato proprio davanti alla sede del commissariato di Gallarate. Nei loro occhi non c’è tristezza, così come in quelli della mamma Francesca Di Puppo, ma solo orgoglio per un nonno che non hanno mai conosciuto.

Il più piccolo dei due guarda la mamma e dice: «Stamattina a scuola abbiamo fatto un gioco e ci è stato chiesto in quale epoca avremmo voluto vivere se avessimo a disposizione una macchina del tempo. Io ho detto che mi sarebbe piaciuto andare indietro per conoscere mio nonno. È stato casuale perchè non sapevo di dover venire qui oggi a onorarlo».

Nel pomeriggio di oggi, 7 marzo, alle ore 17:00 si è svolta una partecipata cerimonia di commemorazione della Guardia Scelta di Pubblica Sicurezza Vincenzo Di Puppo, vittima del dovere. Il nonno di Riccardo e Mattia, che lasciò Francesca quando aveva solo 7 anni, è la Guardia scelta di Pubblica Sicurezza che il 7 marzo 1980 venne uccisa nel corso di una rapina in una gioielleria di Gallarate da una sventagliata di mitra.

Quel giorno la sala radio del Commissariato di Gallarate riceve la segnalazione di una rapina in atto presso la gioielleria “Manzoni”, nella via omonima. Quattro malviventi, dopo aver fatto irruzione nel negozio, immobilizzano nel retrobottega il titolare, i dipendenti e due clienti e coprono con un telo la vetrina. E’ questo particolare che desta l’attenzione della Guardia Scelta Vincenzo Di Puppo e del collega, Guardia Fausto Rizzetti, intervenuti sul posto a bordo di una Volante. I due, con una rapida intesa, decidono di entrare dirigendosi il primo all’ingresso principale e l’altro all’ingresso del retrobottega.

Poco lontano, una macchina parcheggiata esegue una brusca manovra affiancando gli operatori: dal veicolo parte una raffica di colpi che raggiungono i due colleghi, ferendoli gravemente. Di Puppo viene inoltre colpito anche da uno dei malviventi che, trovandosi all’interno della gioielleria, si è affacciato all’ingresso e ha notato i poliziotti: morirà prima di giungere in ospedale.

Di Puppo è stato decorato con la medaglia d’argento al valor civile per la preparazione professionale, l’alto senso del dovere, l’eccezionale coraggio dimostrato che restano e resteranno nel tempo esempio importante dell’attività svolta dalle donne e dagli uomini appartenenti alla Polizia di Stato.

Alla cerimonia hanno presenziato, oltre ai famigliari, il Prefetto di Varese dott. Salvatore Rosario Pasquariello, il Questore di Varese Michele Morelli, il procuratore capo di Busto Arsizio Carlo Nocerino, le altre Forze dell’Ordine e le personalità istituzionali locali, dal sindaco Andrea Cassani al consigliere regionale Giuseppe De Bernardi Martignoni. Il Questore ha deposto, insieme al Prefetto, un omaggio floreale presso la lapide commemorativa collocata all’ingresso del Commissariato e ha ricordato «Di Puppo questurino come tutti noi, grande esempio di dedizione in un’Italia molto più violenta di quella attuale».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 07 Marzo 2023
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