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Elezioni comunali 2023, centrodestra verso l’accordo a Jerago e Venegono

Le trattative sono a buon punto anche su altri Comuni, ma servirà ancora un incontro con tutti i partiti. Meno chiara la situazione ad Angera e Lonate

fascia sindaco

A che punto siamo con le elezioni 2023 che toccheranno sette Comuni della provincia di Varese?
Mancano due mesi e il centrodestra inizia a definire i propri candidati sindaci, tanto più che in molti Comuni la partita è aperta e in alcuni casi ci sono già sfidanti in campo.

Giovedì sera c’è stato il primo summit provinciale tra Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, per fare il punto. In sostanza: si guarda alle situazioni dove il territorio già esprime proposte, poi c’è da definire gli equilibri tra i partiti, con una riunione già in programma settimana prossima. E gli equilibri tra partiti dovrebbero guidare la scelta per le situazioni più incerte.

Angera e Lonate Pozzolo le situazioni più “aperte”

Partiamo proprio dalle situazioni incerte: il quadro meno chiaro c’è ad Angera e a Lonate Pozzolo, che per certi versi sono due Comuni tra i più interessanti (Lonate è il più popoloso, Angera è centro di riferimento del Basso Verbano). Le dinamiche sono diverse: ad Angera ci sono più cordate civiche con dentro pezzi di centrodestra, quindi – anziché un supporto diretto ed esplicito – si potrebbe delineare anche un “liberi tutti” che non impegni i partiti.

All’opposto a Lonate Pozzolo le quattro principali forze del centrodestra (FdI, Lega, Forza Italia e i centristi dell’UDC, che curiosamente a Lonate esiste ancora) hanno indicato ognuno un proprio nome. Forti anche dei rapporti di forza, i nomi proposti da Fratelli d’Italia e Lega sono in pole position, anche se tutti ripetono una cosa: a Lonate bisogna prima di tutto evitare rotture, perché è considerato prioritario scalzare l’attuale amministrazione. A Lonate poi il centrodestra ha una tradizione di presenza politica dei partiti, è un luogo che “conta”.

I Comuni dove si è già quasi all’accordo

Se Angera e Lonate sono le realtà più incerte, due sono anche le situazioni che sono già meglio delineate: a Venegono Superiore c’è un primo accordo sulla candidatura dell’assessore uscente Maria Luisa Limido, area Lega, dunque nel segno della continuità (qui il centrodestra era già unito).

Situazione definita in linea di massima anche a Jerago con Orago: qui i partiti sostengono Salvatore Marino, esponente di Fratelli d’Italia ma qui soprattutto “volto” della civica Gente di Jerago con Orago. Ha fatto opposizione dura all’amministrazione di Emilio Aliverti portando persino alcune questioni davanti ai giudici amministrativi, è conosciuto ed è anche un volto “popolare”, quindi convince. Curiosamente sfiderà il gruppo di Aliverti, che ha un profilo anche lui di centrodestra ma oggi sganciato dai partiti.

Ad Azzate Raffaele Simone, già candidatosi nel 2018 con “Insieme per Azzate”, è più o meno il nome su cui sono già d’accordo i partiti del centrodestra.

Le prime elezioni del Comune di Bardello con Malgesso e Bregano

Quanto alle altre situazioni, c’è già un buon punto di convergenza nella piccola Agra, ma ancora da sciogliere, mentre piuttosto nebulosa è ancora la situazione per le prime elezioni del nuovo Comune di Bardello con Malgesso e Bregano: un po’ come ad Angera ci sono più candidati legati al centrodestra, ma qui sembrano prevalere questioni di “campanile”, eredità dei tre Comuni precedenti. Il sindaco uscente di Malgesso Giuseppe Iocca ha già ufficializzato la sua candidatura e potrebbe sfidare Monica Maestroni ex sindaco di Bardello: i due hanno “federato” anche almeno una parte della loro ex opposizione, più appunto con logica di rappresentanza comunitaria che non politica. Da questo punto di vista le segreterie potrebbero dunque tirarsi fuori, del resto Iocca è già uscito allo scoperto.

La riunione “plenaria” del centrodestra

Questo il quadro fin qui. Dopo la prima riunione preliminare, il prossimo passaggio è già fissato per settimana prossima: incontro di tutto il centrodestra, quindi anche con Noi moderati e Lombardia Ideale. Non è una semplice ratifica, ovviamente. Perché appunto se alcune situazioni sono già definite, su altre la partita è aperta.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 17 Marzo 2023
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