Quantcast

Partecipò ad un sequestro e ad un pestaggio, confermata la pena in appello per Christina Bertevello

Confermata in secondo grado la condanna a 3 anni e 4 mesi per la giovane influencer di Gallarate e altri quattro amici

bertevello

La Corte d’Appello di Milano ha confermato la pena per l’influencer gallaratese Christina Bertevello (nota come Bada$$), condannata a 3 anni e 4 mesi. La giovane da quasi un milione di follower su Instagram avrebbe preso parte al sequestro, al pestaggio e all’estorsione di 800 euro nei confronti di un 18enne da parte del suo fidanzato dell’epoca, Omar Ampolo (che a sua volta ha patteggiato una pena di 3 anni e 7 mesi). Confermate anche le condanne a 3 anni e 4 mesi per altri quattro amici che avrebbero preso parte alla spedizione.

La vicenda prende le mosse dalla rapina di un cellulare avvenuta il 15 novembre 2019 a Somma Lombardo da parte di Daniele Del Monte (per questo anche lui condannato a 3 anni e 4 mesi) ai danni del fidanzato della Bertevello, con la collaborazione di un giovane da poco maggiorenne all’epoca dei fatti che avrebbe attirato Ampolo in una trappola.

La complicata inchiesta dei carabinieri di Gallarate, maturata nel piccolo sottobosco criminale legato alla musica ma anche alle droghe, parte proprio dalla denuncia della rapina. I militari vanno a casa di Del Monte e trovano un coltello oltre a 20 grammi di marijuana: il ragazzo viene denunciato.

La vittima della rapina, però, si sarebbe trasformata poi in carnefice, perché sapeva chi era stato a segnalare la sua presenza a Somma Lombardo quella sera e cioè il ragazzo di 18 anni che due giorni dopo viene attirato all’interno di un bosco, legato a un albero e percosso con pugni e bastonate. Il fatto avvenne due giorni dopo e i soldi vennero chiesti alla madre dal ragazzo rimasto legato all’albero in un bosco di Samarate per circa un’ora.

All’abitazione della vittima, sempre secondo il pm, andarono in tre: la Bertevello, un suo amico di fiducia di origini marocchine e un amico della vittima anch’egli diciottenne. Poi, una volta pagati gli 800 euro il ragazzino venne slegato. I militari, per ricostruire l’intera vicenda, hanno ascoltato numerosi testimoni, analizzato tutti i filmati degli impianti di videosorveglianza presenti in zona ed esaminato le chat di tutti i ragazzi coinvolti e proprio in quelle chat sono stati trovati video e conversazioni che hanno permesso agli inquirenti di stabilire con un buon grado di certezza i ruoli e i reati commessi dagli odierni imputati.

Pubblicato il 08 Marzo 2023
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore