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Scuole in allarme: l’anticorruzione impone ai dirigenti il tetto di 9 anni nello stesso istituto

La regola imposta dall'Anac anche in vista dell'arrivo dei fondi del PNRR rischia di provocare molti traslochi nelle scuole del Varesotto

primo giorno di scuola

Le scuole italiane si preparano a un “terremoto”. L’ANAC (Autorità nazionale anticorruzione) ha equiparato la figura dei dirigenti scolastici a quella di figure apicale di altre branche della Pubblica Amministrazione a rischio corruzione. L’autorità indica soprattutto negli appalti legati ai fondi del PNRR un potenziale rischio per la trasparenza e la correttezza delle procedure. Così è previsto che il prossimo 31 marzo, l’ufficio scolastico regionale presenti un piano relativo all’anticorruzione in cui indichi il limite dei tre mandati di ciascun preside nella stessa scuola. 

Una vera rivoluzione che interesserà circa 200 dirigenti in tutta la Lombardia costretti a lasciare  l’incarico per ruotare in altre sedi. La misura interesserà in maniera proporzionale anche le scuole del Varesotto.

L’Associazione Nazionale Presidi ha denunciato l’iniquità di una misura che riguarda una figura a “ridotto rischio corruttivo” rispetto ad altri incarichi nella Pubblica Amministrazione come la stessa Autorità Anticorruzione ha ammesso. La richiesta di introdurre la misura in una formula più sfumata non è però stata accolta dall’Ufficio scolastico regionale che ha convocato un confronto tra le parti per questo pomeriggio, 24 marzo. 

«Ancora una volta la scuola – afferma l’ANP insieme ad altre sigle – non viene considerata nella propria specificità e trattata alla stregua di generico ufficio amministrativo, quando è noto, come riconosciuto dalla stessa ANAC, che il rischio corruttivo nella scuola sia molto basso. Sono state, inoltre, evidenziate le problematicità attuative di questo generico criterio di rotazione. Si pongono problemi di tipo economico, legati alla possibilità di mantenere o meno la propria fascia di appartenenza, e problemi di carattere logistico, per la probabile occorrenza di casi in cui, per attuare la rotazione, un dirigente debba essere spostato in sedi molto lontane, o di altra provincia, per non parlare delle complessità legate alla gestione di eventuali casi di L. 104. 

Inoltre, in assenza per il momento di criteri di dettaglio e attuativi da parte del ministero, non è chiaro come verranno trattati i casi di dirigenti che superino i nove anni ma che siano in pendenza di incarico. 

Inoltre, per la Lombardia l’introduzione di questo criterio di rotazione dopo i nove anni, (sono stimati 180 Ds con incarico in scadenza dopo 9 anni più qualche decina in scadenza di incarico dopo 12 anni) andrà a sommarsi alla mobilità di tutti quei neo DS, circa 270, che finiscono il primo triennio e che presumibilmente chiederanno il trasferimento nelle regioni di provenienza, creando una situazione di grande discontinuità e instabilità di tutto il sistema scolastico lombardo». 

In provincia di Varese la referente dell’ANP Maria Rosa Rossi commenta: « Il DG ha dichiarato di condividere le perplessità e le problematicità espresse dalle parti sindacali ma di dovere comunque dare attuazione alle indicazioni ministeriali ricevute.  Non so quantizzare il numero di dirigenti coinvolti nella provincia di Varese ma sicuramente rispecchieranno in proporzione quelli lombardi. Sono rammaricata che ancora una volta  l’amministrazione si accanisca sulla scuola e che  questa decisione scaturisca dal bisogno di definire all’interno del piano anticorruzione la nostra presenza nelle scuola. I bilanci degli istituti sono pubblici, controllati più volte l’anno dal collegio dei revisori dei conti nominati dal ministero. È  avvilente che non sia valorizzato il nostro operato per la qualità quotidiana del nostro impegno. Mi chiedo l’utilità di autorizzarci a essere project manager per i progetti PNRR, se poi tanto i lavoro fatto quest’anno andrà in gloria…mi chiedo l’utilità Mi auguro che analogo vincolo di permanenza come dirigenti della PA sia  attivato anche in  altre aree, come quelle dei dirigenti funzionari degli enti pubblici»

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Pubblicato il 24 Marzo 2023
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