L’ospedale in Fiera, ormai chiuso da due anni, verrà trasferito all’ex casermone di Gallarate. È quanto prevede una convenzione sottoscritta da Ats Insubria, Asst Valle Olona e Fondazione IRCCS Ca’ Grada di Milano. Tutte le attrezzature, che erano state donate nei momenti più drammatici della pandemia e utilizzate per attrezzare il padiglione fieristico di terapia intensiva, troveranno collocazione nel sedime dell’ex deposito dell’Aeronautica, lo stesso che ospita il centro vaccinale dell’Asst Valle Olona.
La convenzione ha previsto una durata fino al 30 giugno prossimo ma, di fatto, verrà mantenuta finché sarà necessario.

L’ospedale in fiera, realizzato nei padiglioni 1-2 di Fieramilanocity al Portello, era costato 21 milioni di euro e aveva 220 letti di terapia intensiva. Fondazione Fiera aveva avviato un fondo per permettere la realizzazione di quella che appariva, nella primavera 2020, la soluzione necessaria per affrontare la scrisi sanitaria: in poi mesi vennero raccolti quasi 24,5 milioni di euro.  Tra i benefattori anche Silvio Berlusconi che contribuì con 10 milioni di euro.

L’ospedale venne chiuso il primo marzo 2022, dopo aver curato in quasi due anni, 500 pazienti provenienti da 17 diversi ospedali lombardi.

Lo scorso 28 aprile Ats Insubria, Asst valle Olona e IRCCS Ca’ Granda hanno sottoscritto la convenzione che prevede l’utilizzo a uso gratuito del compendio di gallarate di proprietà del Demanio “anche in una prospettiva temporale di medio‐lungo termine che vada oltre la fase  emergenziale”.

La convenzione dà atto che Regione Lombardia ha avviato una interlocuzione con l’Agenzia del Demanio  finalizzata al mantenimento in uso del compendio immobiliare, la cui superficie complessiva  è pari a circa 110.000 mq, al fine di realizzare un HUB per emergenze sanitarie a valenza sovra territoriale  dotato di spazi ed utilities permanenti di tipo logistico e sanitario, nonché trasferire in termini permanenti  le infrastrutture utilizzate nell’Ospedale Policlinico Fiera di Milano.

Nella prima visita all’ospedale Sant’Antonio di Gallarate, l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso aveva annunciato la trattativa in corso con il Demanio per avviare un nuovo progetto sanitario per l’area del Casermone, l’ex deposito dell’Aeronautica: «Abbiamo l’intenzione di fare qualcosa di molto importante. Che dia un servizio e un valore aggiunto soprattutto sul fronte della emergenza. Non appena avremo il progetto verremo a presentarlo».

I beni trasferiti  in modo permanente rimarranno di proprietà della Fondazione Cà Granda: restano ancora da definire i dettagli sull’arrivo dei beni e la data ma è previsto un sopralluogo :  « La Direzione Generale Welfare – si legge ancora nella convenzione – con comunicazione agli atti ad  oggetto “Padiglione Policlinico Fiera Milano City” invita la Fondazione IRCCS a prendere immediatamente  contatti con la Fondazione Fiera Milano ed ATS Insubria al fine di accordarsi per il completo trasferimento  presso il compendio di Gallarate “di tutto ciò che è stato oggetto di donazione” ed attualmente presente  presso Fiera Milano City».

A due anni di distanza comincia a prendere forma il progetto di centro regionale per le grandi emergenze progettato in piena campagna vaccinale e che recentemente l’assessore Bertolaso ha rilanciato annunciando una serie di attrezzature e attività sanitarie molto importanti.

La Regione studia un futuro per le grandi emergenze sanitarie nell’ex “casermone” di Gallarate