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Il Parlamento approva il decreto per ampliare il cargo di Malpensa. Ecco cosa prevede

Punta a rivedere entro trenta giorni il pronunciamento del Ministero dell'Ambiente della primavera scorsa, che aveva bocciato l'allargamento dei confini dell'aeroporto. Respinte le richieste di modifiche avanzate de Pd, Verdi-Sinistra e Movimento 5 Stelle

cargo malpensa

La Camera dei Deputati, dopo il Senato, ha dato il via libera definitivo al “Decreto Aria”, che prevede misure contro l’inquinamento dell’aria. Nel decreto sono introdotti anche alcuni emendamenti che non riguardano direttamente la materia: tra questi c’è quello che punta a rivedere la valutazione ambientale sul Masterplan Malpensa, per “bypassare” il No espresso dall’apposita commissione del Ministero dell’Ambiente all’espansione dell’aeroporto oltre le attuali reti che definiscono il sedime dello scalo, andando ad occupare le aree di brughiera “del Gaggio”.

Il Decreto definisce Malpensa “opera strategica di preminente interesse nazionale”, per raggiungere l’obiettivo di “ridurre l’impatto ambientale del trasporto su gomma”, sostituendolo con il trasporto aereo. «Bisogna avere la capacità di immaginarlo, il futuro: di qui a qualche anno, forse tra dieci, potremmo avere aeromobili capaci di muoversi a idrogeno» ha argomentato il deputato comasco di Forza Italia Paolo Emilio Russo. L’idea è stata invece contestata dal mondo ambientalista e dai deputati del centrosinistra.

Il Decreto prevede che “le amministrazioni e gli enti competenti […] provvedono entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore […] a una nuova valutazione ai sensi delle determinazioni adottate”, vale a dire appunto la bocciatura dell’espansione dell’aeroporto per realizzare nuove aree cargo (la Commissione VIA riteneva che si potessero realizzare all’interno dell’attuale sedime).

La revisione della valutazione del Ministero era una richiesta che è venuta anche dal mondo economico varesino, preoccupato che la revisione del progetto azzoppasse la crescita, mentre è contrastata dal mondo ambientalista, ma anche da chi è convinto che la crescita si possa ottenere in modo sostenibile senza ampliare l’aeroporto sui terreni di brughiera e usando le aree interne.

Cargo City espansione masterplan Malpensa
L’area di espansione dell’aeroporto prevista sui terreni di brughiera. L’intervento prevede anche lo spostamento di una strada provinciale su nuovo tracciato

Il testo del decreto prevede che la modifica della valutazione deve avvenire “nel rispetto dei vincoli inderogabili derivanti dall’appartenenza all’Unione europea” e che “non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”.

La modifica è stata presentata dalla Lega Salvini Premier, nello specifico – nei due rami del Parlamento – da deputato Stefano Candiani e dal senatore Massimiliano Romeo, che hanno anche polemizzato contro Movimento 5 Stelle, Pd e Verdi accusati di essere «palesemente, contro progresso e sviluppo economico».

Nello specifico si trattava di una serie di rilievi e di emendamenti presentati al testo dalle diverse forze politiche.

Le proposte di modifica respinte

Un gruppo di deputati del Pd (tra cui Chiara Braga, comasca che rappresenta il collegio della Lombardia in cui ricade Malpensa) ha posto una pregiudiziale sul decreto in particolare citando una valutazione tecnica del testo – quella fatta dal Comitato di Legislazione – che metteva in luce che secondo la Corte Costituzionale «la scelta di intervenire legislativamente in una disciplina oggetto di atto amministrativo non risulta di per sé incostituzionale ma deve soggiacere a un rigoroso scrutinio di costituzionalità “sotto i profili della non arbitrarietà e della non irragionevolezza della scelta del legislatore”».
In sostanza: non è immediato che il governo possa mettere mano ad un atto amministrativo, com’era la Valutazione Ambientale.

Tra le proposte respinte c’era quella (presentata dai deputati Pd, tra cui Silvia Roggiani, originaria della zona di Malpensa) che vincolava la revisione non solo alle norme europee ma anche alla “intesa raggiunta tra la Regione Lombardia e i comuni dell’area di Malpensa interessati dall’opera.

Respinta anche la proposta del gruppo Verdi-Sinistra che prevedeva “una Valutazione Ambientale Strategica su tutto il bacino milanese, relativamente al traffico aeroportuale, che tenga in considerazione la coesistenza di ben quattro diverse infrastrutture, ciascuna con le relative capacità di espansione, le relative valutazioni di impatto ambientale e i conseguenti studi epidemiologici circa le ricadute sulla salute umana”.

Gli stessi parlamentari di Verdi-Sinistra hanno ricordato anche che la contrarietà all’espansione allo scalo su nuovi terreni non è contrarietà “per lo sviluppo di Malpensa”, citando le posizioni di associazioni ambientaliste, Parco del Ticino e dei sindaci di Castano Primo, Turbigo, Vanzaghello, Robecchetto con Induno e Nosate.

Cargo City Malpensa Masterplan
Nell’immagine si nota l’area residuale che secondo la Commissione Via potrebbe ospitare nuova aree cargo senza ampliamento dello scalo

Il voto del decreto “Aria”

Nel voto finale sul decreto Aria nel suo complesso a favore hanno votato i deputati di maggioranza, tra loro i parlamentari eletti in provincia di Varese, Stefano Candiani e Andrea Pellicini. Nel fronte dei contrari invece Pd, M5S e Verdi, tra cui (citiamo appunto perché promotori delle riserve pregiudiziali e contro-emendamenti o perché legati alla provincia) Silvia Roggiani e Chiara Braga del Pd, Maria Chiara Gadda di Italia Viva.

Nei giorni scorsi si erano già moltiplicate le accuse reciproche, con le forze del centrosinistra (più quello ambientalista che il Pd) che contestavano alla maggioranza di aver votato a favore della distruzione non necessaria delle aree di brughiera. E con il centrodestra che imputava al centrosinistra di essere «contro lo sviluppo».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 26 Ottobre 2023
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