La preoccupazione dei sindaci: “Forti piogge in arrivo e Lago Maggiore già alto”
I sindaci di Baveno e Verbania protestano per l'assenza di coinvolgimento e informazioni sulla gestione del livello del Lago Maggiore: "Chiediamo un coordinamento, nessuno ci ascolta"
Le previsioni meteo fanno già agitare le acque del Lago Maggiore. Una forte perturbazione è infatti attesa per la seconda metà della settimana e l’acqua che potrebbe entrare nel Verbano ha fatto già traboccare il vaso a Verbania e Baveno. (nella foto la legna accumulata sulle coste dopo la piogge di settembre)
I sindaci delle due località, Alessandro Monti e Silvia Marchionini, hanno infatti scritto un comunicato per denunciare l’assenza di coinvolgimento nelle decisioni che riguardano il livello del Verbano. “Le previsioni meteo che sembrano, tra giovedì e venerdì, dare precipitazioni intense sul nostro territorio, e che impatteranno nel caso su un livello del lago Maggiore già alto -scrivono- ci inducono a chiedere pubblicamente quali siano le azioni che saranno compiute sugli sbarramenti mobili della diga della Miorina sul fiume Ticino“. Questo perchè “al di là di possibili rischi di allagamenti, sapere come si muove il Consorzio del Ticino e l’Autorità di bacino del fiume Po, è essenziale per gli Amministratori locali”.
Il parallelismo è con quanto accaduto a fine settembre quando il Verbano è cresciuto di oltre un metro in pochi giorni, portandolo ad un passo dai primi livelli di esondazione.
I Primi Cittadini lamentano però il silenzio ricevuto alle richieste. “Abbiamo chiesto, ormai già troppo volte, la costituzione di un gruppo di lavoro tra i soggetti coinvolti a partire dai Sindaci del lago Maggiore, per capire quali scelte si compiono sui livelli del lago per ottemperare alle varie esigenze legate alla sicurezza, al turismo, all’agricoltura e al funzionamento delle centraline elettriche. Purtroppo è un appello che continua a cadere nel vuoto e i Sindaci sono lasciati senza risposte. Una battaglia, la nostra, che continua a vedere la Regione Piemonte assente, abbandonando a se stessi gli enti locali e gli operatori economici del Lago Maggiore”.
Quella che sta iniziando è una nuova fase della guerra per l’acqua del Lago Maggiore che si è riaccesa con la siccità di questa estate. Attorno a Ferragosto, infatti, il Consorzio Est Sesia aveva disobbedito all’ordine di ridurre l’erogazione di acqua nei canali accusando il Consorzio del Ticino di voler sacrificare i raccolti per privilegiare la navigazione turistica sul bacino.
La guerra dell’acqua nel Lago Maggiore: “Agricoltura sacrificata per turisti e traghetti”
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