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Caso mascherine. Irene Pivetti e gli altri compariranno davanti al Gup di Busto Arsizio a fine gennaio

Fissata per il 29 l'udienza preliminare davanti al giudice Anna Giorgetti che dovrà dirimere la questione di competenza territoriale per la maxi inchiesta del pm Caramore

mascherine lavoratori

Sarà il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Busto Arsizio Anna Giorgetti a decidere il destino dell’inchiesta sulle mascherine che vede protagonista l’ex-presidente della Camera Irene Pivetti, la figlia, il genero, l’imprenditore Luciano Mega e altri soggetti accusati a vario titolo di frode in forniture pubbliche, bancarotta, appropriazione indebita, riciclaggio e autoriciclaggio nell’ambito di una compravendita dalla Cina di mascherine per un valore complessivo di 35 milioni di euro durante il periodo più duro della pandemia da covid 19.

Nei mesi scorsi il sostituto procuratore di Busto Arsizio Ciro Caramore aveva chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio elencando 92 capi d’imputazione, al termine di una corposa indagine che aveva ricostruito nel dettaglio la fornitura di centinaia di migliaia di mascherine dalla Cina di qualità scadente, praticamente inutilizzabili, con falso marchio CE.

Alla fine le mascherine consegnate furono solo una parte per un valore di circa 10 milioni di euro mentre 1,3 milioni di pezzi furono sequestrate dalla Guardia di Finanza a Malpensa nel 2021. Congelati anche 1,2 milioni di euro su conti riconducibili a lei mentre gli altri si sarebbero volatilizzati con trasferimenti all’estero, utilizzando il metodo delle false fatturazioni.

La giudice di Busto Arsizio dovrà valutare la competenza territoriale che dovrà stabilire se il procedimento penale si dovrà svolgere a Busto Arsizio oppure a Roma, come sostengono gli avvocati.

Chiesto il rinvio a giudizio per Irene Pivetti e altri 8 per l’affare milionario delle mascherine scadenti

Pubblicato il 08 Gennaio 2024
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