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Nel discorso di Federica, la Liuc degli studenti: “Siamo una comunità ma migliorare si può”

La rappresentante degli studenti ha fatto la sua relazione accanto al rettore Visconti, al governatore Fontana e all'assessore Fermi. I punti dolenti: "Mobilità ferroviaria ridotta soprattutto nei fine settimana e residenza universitaria da ristrutturare"

La prova a cui era chiamata Federica Pia Narducci, rappresentante degli studenti della Liuc, non era per niente facile. Avere di fronte a sé una platea qualificata e al proprio fianco i vertici di Regione Lombardia e il rettore Federico Visconti non era certo una posizione di confort. Eppure la giovane studentessa, all’ultimo anno della laurea magistrale, ha dimostrato grande sicurezza nell’esporre la sua relazione, nonostante il rettore le avesse ricordato che avendola ricevuta all’una di notte, non aveva potuto leggerla perché già nel mondo dei sogni.
Federica non ha sfogliato un cahiers de doléances, anzi. Appena si è seduta al tavolo dei relatori ha iniziato a elencare i pregi dell’ateneo di Castellanza: «La nostra università nonostante le dimensioni contenute ci offre una didattica fortemente esperenziale insieme ai tanti servizi di qualità che ci permettono di crescere personalmente ed arrivare nel mondo del lavoro preparati».

LA LIUC È UN LUOGO DI INCONTRO
Federica ha parlato dell’ottimo servizio di internazionalizzione interno, e del career service: «La Liuc è un luogo di incontro e scambio culturale. Con i numerosi programmi di studio all’estero stiamo costruendo ponti con il resto del mondo e ampliando le nostre prospettive».
La studentessa ha preso parte al programma Erasmus in Belgio dove ha trascorso 6 mesi durante il triennio e al programma di Double Degree (laurea binazionale) con lo Iéseg School of management in Francia nel biennio di specializzatone . «Il confronto con le le altre realtà – ha spiegato la rappresentante degli studenti – mi ha fatto sentire vera cittadina europea e contemporaneamente orgogliosa dei miei valori e della mia italianità».

fontana liuc castellanza

Si riconosce dunque alla Liuc la capacità di creare una comunità che va ben oltre le aule, grazie ai rapporti virtuosi che l’ateneo riesce a stabilire con imprese e associazioni interne all’ateneo.
C’è anche un senso di gratitudine nei confronti dell’università per aver promosso il benessere psicofisico degli studenti, istituendo servizi di counseling and wellbeing, e percorsi di inclusione.

LE OMBRE
Nella relazione di Federica Pia Narducci non c’erano solo luci ma anche tante ombre come, per esempio, la stazione ferroviaria di Castellanza poco collegata al territorio e con una frequenza scarsa dei servizi di mobilità sopratutto nel week end. «Nell’ultimo anno si è aggiunta anche la spesa della navetta da e per la stazione – ha sottolineato la ragazza – servizio che un tempo era gratuito per gli studenti, creando un disagio specialmente per i pendolari».
Altro punto che presenta criticità è la residenza universitaria che può ospitare circa 300 persone all’interno del campus. È sempre la prima scelta degli studenti, considerata la disponibilità di camere con bagno privato e cucina e ludoteca in comune, un servizio di reception aperto 24 ore al giorno e aule studio. «La struttura – ha concluso la studentessa – è stata restaurata alla fine degli agli anni Novanta ed è datata. L’università è intervenuta ma la situazione richiederebbe anche ulteriori stanziamenti anche di soggetti esterni. Sarebbe bello vedere l’area rimessa a nuovo in chiave avveniristica i modo da aumentarne l’attrattività».

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Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it
Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.
Pubblicato il 25 Gennaio 2024
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