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A Malpensa quarto giorno di sciopero al cargo. Arrivano le contestazioni dell’azienda agli operai

Rimane alta l'adesione alla protesta, che riguarda l'operatore Mle-Bcube ed era partita dallo sciopero dichiarato venerdì. Trasferimenti di personale da altre sedi per mantenere un minimo di volumi, in particolare per Amazon

Malpensa Generiche

Alla “cargo city” di Malpensa, i magazzini per le merci, per il quarto giorno di fila sono (relativamente) pochi i camion che entrano ed escono: prosegue infatti lo sciopero a oltranza degli operai che trasbordano le merci dai mezzi gommati agli aerei. Una protesta partita venerdì, con 24 ore di sciopero dichiarato, e proseguita poi a oltranza.

Lo sciopero e il presidio riguardano solo una parte della cargo city, ma significativa: hanno incrociato le braccia infatti gli operatori di Mle-Cube , azienda che tratta circa il 50% delle merci in transito, secondo i numeri diramati dal sindacati di base. La società assicura anche il servizio per il gigante dell’e-commerce Amazon.

Secondo Renzi Canavesi, della Cub Trasporti, lo sciopero sta avendo ancora una presa significativa sui volumi trattati dali magazzini del principale scalo per le merci aeree in Italia: «Passa un camion ogni tanto, si muove forse il 5% del normale». L’azienda di par suo sta cercando di assicurare i movimenti, il sindacato contesta che venga trasferito personale da Roma e da altre sedi. «Hanno spostato persono gli impiegati amministrativi a lavorare in Amazon, per non bloccare tutto».

Il sindacato Usb parla di «un muro di ostilità» dell’azienda «verso i propri dipendenti e le loro sacrosante richieste» e polemizza anche con i sindacati confederali, parlando di «connivenza di quei sindacati firmatari del CCNL e che non hanno reale rappresentanza tra i lavoratori in lotta».
Va ricordato infatti che lo sciopero di venerdì – da cui ha avuto origine la protesta più radicale – è stato sostenuto solo dalle sigle del sindacalismo di base, che contestano il contratto sottoscritto e hanno invece spinto per ottenere miglioramenti (risultato ottenuto con accordi con altri operatori, come Alha)

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Le contestazioni disciplinari ai dipendenti Mle-Bcube

Nel frattempo l’azienda ha formalmente comunicato ai singoli operai  la contestazione disciplinare per non aver preso servizio nei turni assegnati, «inqualificabile atto» dai danni dell’azienda. «Arrivano a tutti quelli che hanno scioperato, sono decine: abbiamo già avvisato gli avvocati» continua Canavesi.

Da un punto di vista formale, una volta terminato a mezzanotte tra sabato e domenica lo sciopero autorizzato, i dipendenti Mle-Bcube risultano assenti dal lavoro.
Nella contestazione (che può essere usata poi per provvedimenti, fino al licenziamento) viene imputata appunto la «omessa presa in servizio secondo i turni assegnati» ma anche più specificamente la «illecita e non autorizzata azione di astensione collettiva dal lavoro».
L’ultimo sciopero a oltranza alla cargo city risale al 2014, dieci anni fa.

 

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Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 12 Febbraio 2024
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