Quantcast

Da Gallarate a New York con una borsa di ricerca di Airc: l’impegno di Giorgia Colombo per curare il cancro al seno

Dal primo dicembre scorso è negli USA grazie a una borsa di studio di Airc per uno studio sul tumore alla mammella. La ricerca di base è la sua grande passione nata durante gli studi universitari a Novara

ricercatrice giorgia colombo

La ricerca è la sua passione. Lo ha scoperto durante il percorso universitario in farmacologia all’Università del Piemonte Orientale a Novara: « Grazie al professor Armando Genazzani ho capito quale era la mia strada. Alla fine degli studi non ho cercato una farmacia ma ho proseguito con il dottorato. Ho iniziato con un lavoro di ricerca di base su nuove terapie per patologie infiammatorie intestinali».

Così è iniziata la carriera di Giorgia Colombo, gallaratese, che da inizio dicembre è a New York con una borsa di studio di Airc.

Lavorando da dottoranda nel laboratorio del professor Genazzani a Novara, Giorgia comprende che quello è il suo mondo e cerca la possibilità per continuare oltre i tre anni di dottorando.  Propone ad Airc un progetto di ricerca: « Ho vinto una prima borsa di studio con cui ho fatto ricerca di base sul tumore della mammella triplo negativo, quello, per intenderci, più aggressivo, meno conosciuto, dove l’efficacia terapeutica è minore. In quei mesi mi è stato evidente che avevo la necessità di confrontarmi con altri colleghi, guardare altre occasioni. Insomma, andare all’estero. In particolare, ero interessata a un’esperienze negli USA, dove la ricerca gode certamente di maggior considerazione e sostegno rispetto all’Italia».

Così la dottoressa Giorgia Colombo sottopone ad Airc un nuovo progetto, questa volta di base a New York: « Un lavoro sempre nel campo del tumore alla mammella triplo negativo dove, però, vado a studiare come il metabolismo del tumore influenzi la risposta all’immunoterapia. L’obiettivo è quello di verificare in che modo la struttura molecolare del tumore interferisca nella cura. Negli Stati Uniti, nel laboratorio della dottoressa Zappasodi, anche lei italiana, ho la possibilità di lavorare con diverse figure, compresi biologi, clinici. Io porto la mia expertise di farmacologia. Il mondo della ricerca statunitense è meno vincolato di quello italiano: anche qui esistono regole, protocolli e burocrazia ma il sistema è più snello e i medici alleggeriti di molte responsabilità ».

Dal primo dicembre scorso, quindi, Giorgia Colombo è nella “Grande Mela”. Ha lasciato un po’ a malincuore la madre a Gallarate ( il padre è scomparso da qualche anno): « New York è una bellissima città e mi trovo molto bene. A me piace viaggiare, conoscere e questa è un’opportunità che non potevo lasciarmi sfuggire, anche se mi richiede qualche sacrificio. Per chi vuole fare ricerca di base, l’apertura verso nuovi ambienti, il confronto, lo scambio di pareri è fondamentale. Magari, in un futuro prossimo, tornerò in Italia dove, però, sappiamo che la ricerca di base non gode di grande sostegno e forse dovrò accettare i compromessi».

Le giornate della dottoressa gallaratese ( “sono ancora residente a Gallarate dove sono cresciuta frequentando il liceo”) si dividono tra le ore in laboratorio e il tempo libero alla scoperta della città: « Per come sono fatta, io sto bene tra microscopi, vetrini e provette. A volte, anche di sabato, mi siedo alla mia postazione perchè quello oncologico è un settore dove la ricerca ha ancora molti passi da compiere. I tumori sono differenti e caso è diverso dall’altro. Sono stati fatti passi avanti importanti ma siamo ancora nel pieno del cammino e c’è tanto da scoprire. Anche dal punto di vista farmacologico: molte terapie prevedono effetti collaterali importanti. Quindi si deve continuare a migliorare anche per aumentare la tollerabilità dei medicinali».

Giorgia Colombo ha un sogno, quello di avere  un laboratorio tutto suo, dove poter continuare a cercare risposte : « Fino a oggi sono stata fortunata. Sulla mia strada ho incontrato un professore che mi ha trasmesso la passione per la ricerca. Un ente come Airc che è un partner fondamentale per noi ricercatori. Ho collaborato con colleghi molto bravi che hanno ottenuto Grant significativi. È un ambiente molto stimolante e appassionante. Spero di poter aprire un giorno un laboratorio tutto mio e portare avanti progetti scientifici soprattutto legati a immunologia, oncologia e farmacologia».

In attesa di scoprire dove la condurrà il lavoro, Giorgia Colombo porta avanti con passione il prezioso lavoro della ricerca di base, da cui possono partire le future conquiste della scienza.

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it
Sono una redattrice anziana, protagonista della grande crescita di questa testata. La nostra forza sono i lettori a cui chiediamo un patto di alleanza per continuare a crescere insieme.
Pubblicato il 01 Febbraio 2024
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore