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“Senologia al centro”: la prevenzione riparte da Gallarate

È la seconda edizione in provincia di Varese, promossa da Lilt insieme al Gruppo Gnodi. Appuntamento sabato in piazza

Senologia al centro

Torna il programma Senologia al centro, promosso da Lilt insieme al Gruppo Gnodi.
La seconda edizione del progetto Senologia al centro riparte nella provincia di Varese, i riflettori della prevenzione oncologica saranno accesi su Gallarate i prossimi 10, 11, 12 maggio in Via Verdi angolo Piazza della Libertà.
Sabato 11 maggio alle ore 11:00, davanti al municipio, è prevista l’inaugurazione ufficiale e il simbolico taglio del nastro.

Un evento volto a sensibilizzare la popolazione femminile — e non solo — su una tematica di fondamentale e primaria importanza come quella della prevenzione del tumore alla mammella.
Proprio per questo, il Gruppo Gnodi con il supporto di Mobile System srl in collaborazione con LILT- Associazione Provinciale di Varese mette a disposizione un’unità sanitaria mobile destinata alla diagnosi preventiva. La clinica utilizzata, con una rinnovata veste grafica per il 2024, si compone di una zona d’ingresso dedicata all’accoglienza e due sale visite, dotate di mammografo ed ecografo di ultima generazione.

«Grazie al progetto “Senologia al centro” per il secondo anno di fila si potrà accedere gratuitamente a visite e screening mammografici, strumenti diagnostici di vitale importanza nella lotta contro il cancro al seno» dice il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani. «Desidero ribadire l’importanza di questa iniziativa e invitare tutte le donne che rientrano nella fascia d’età indicata a cogliere l’occasione e a prenotare il loro appuntamento. La vostra salute è preziosa e non dovrebbe mai essere trascurata. Vorrei esprimere un ringraziamento al Gruppo Gnodi, con Mobile System S.r.l., alla LILT e a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questa iniziativa. Senza il vostro sostegno e la vostra generosità, non saremmo in grado di offrire questo importante servizio alla nostra comunità».

“Grazie ai controlli di Senologia al centro ho scoperto un nodulo”

Lo scorso anno nella sola tappa di Gallarate erano state controllate 139 donne, uno screening che ha consentito anche di individuare due situazioni critiche.
«Io sono una di quelle donne a cui il dottor Anselmi ha trovato un piccolo nodulo» racconta l’assessora al sociale Chiara Allai. «Quel nodulo non sarebbe stato trovato se non fossi andata a quell’evento, perché da sola non mi sarebbe venuto in mente di andare a fare un controllo».

Senologia al centro

Aggiunge l’assessora alle Attività Formative Claudia Mazzetti: «Come Amministrazione Comunale, è Con grande piacere che patrociniamo questa iniziativa e siamo felici di partecipare al progetto che permette alle cittadine gallaratesi di accedere gratuitamente a visite senologiche, ecografie mammarie e mammografie. Desideriamo esprimere un ringraziamento agli organizzatori per il loro impegno e dedizione nel promuovere la salute e la prevenzione. Finora, nella lotta contro il cancro al seno, sono stati raggiunti importanti traguardi grazie all’impegno prezioso dei volontari e delle associazioni, che rappresentano una parte essenziale del sistema sociosanitario italiano. Tuttavia, è fondamentale intensificare gli sforzi per ottenere ulteriori progressi nella battaglia contro questa malattia».

«La LILT è da sempre in campo per combattere la patologia oncologica e in molte occasioni ho denunciato come la pandemia abbia rallentato e a volte fermato i controlli, gli screening, i follow up» dice il presidente LILT Varese Ivanoe Pellerin. «Ricordo che il cancro è la patologia cronica potenzialmente più prevenibile ed oggi anche più “curabile” rispetto al passato. Nelle donne i tumori più frequenti sono il tumore della mammella (55.700 casi), il tumore del colon-retto (22.100), il tumore del polmone (14.600), il tumore dell’endometrio (10.200) e il tumore della tiroide (8.700). Dunque sappiamo bene che il carcinoma della mammella è il tumore più frequente. Sappiamo anche che i principali fattori di rischio sono rappresentati da: età, fattori riproduttivi, fattori ormonali, stili di vita e familiarità».

L’importanza della prevenzione

Ben il 33% della popolazione è infatti sovrappeso, con il 10% obeso.
«Un altro pericolo che riguarda il mondo femminile (oltre a quello maschile) è l’abitudine al fumo presente nel 25% circa della popolazione. Un’abitudine che è in deciso aumento nel genere femminile. Ricordo che le persone obese hanno un rischio più alto non solo di esprimere il tumore al seno ma anche di andare incontro ad altri malanni. Per esempio la probabilità di oltre il 70% di sviluppare la gammopatia monoclonale di significato indeterminato, una condizione benigna del sangue che però può precedere il mieloma multiplo. Occorre ricordare che i corretti stili di vita possono arrivare a prevenire fino il 30% delle nuove diagnosi di malattia oncologica».

Ci sono però anche buone notizie: «Per tutta la patologia neoplastica, ad oggi la sopravvivenza è quasi il 60% negli uomini (prima era al 54%) ed il 65% per le donne. É’ davvero un grande successo. Le terapie per le patologie oncologiche in generale e per il tumore al seno in particolare sono sempre più precise ed efficaci. Il prossimo traguardo, davvero possibile, è rendere la malattia neoplastica una malattia cronica, cioè una malattia che consente di sopravvivere seguendo le adatte terapie. Per questo obiettivo la LILT è davvero grandemente impegnata».

«Siamo molto contenti e orgogliosi della ripartenza del tour di Senologia al Centro nella città di Gallarate, sensibile e attenta alla mission del nostro progetto» dice Irene Mesisca, direttore generale del Gruppo Gnodi. «In particolare, mi sento di voler ringraziare le aziende varesine che hanno abbracciato Senologia al centro integrando e rafforzando i propri obiettivi sociali e di CSR con il progetto welfare; è incoraggiante vedere come sempre più aziende stiano prendendo coscienza dell’importanza di questo tema, grazie anche a una nuova cultura del benessere che si sta diffondendo. Il nostro team tecnico e logistico, in due anni di sviluppo e miglioramento del format, è ad oggi in grado di affrontare ogni tipo di richiesta e soddisfare le esigenze sia in ambito diagnostico, attraverso la messa a disposizione delle nostre unità mobili e dei medici, sia in ambito formativo che informativo per i dipendenti».

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 06 Maggio 2024
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