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Osteopatia: conosciamo più da vicino una disciplina sempre più diffusa

La gran parte di queste problematiche possono essere affrontate in modi diversi, ma in molti casi si rende necessario intervenire ricorrendo a trattamenti farmacologici e/o chirurgici

osteopata

Le condizioni patologiche che possono interessare un soggetto sono moltissime; alcune di esse, per quanto fastidiose, possono essere definite “banali”, in quanto non sono pericolose per la vita, altre invece sono particolarmente gravi e non è per niente semplice trattarle con efficacia.

La gran parte di queste problematiche possono essere affrontate in modi diversi, ma in molti casi si rende necessario intervenire ricorrendo a trattamenti farmacologici e/o chirurgici.  

Ciò premesso, vi sono diverse problematiche di salute che possono essere efficacemente trattate ricorrendo a quelle che sono definite medicine complementari (che peraltro non escludono il ricorso anche a medicine convenzionali).

Un esempio di medicina complementare, sempre più diffusa, è l’osteopatia, riconosciuta dal nostro ordinamento giuridico come professione sanitaria.

Oggi, gli studi degli osteopati sono diffusi in tutta Italia, dal Nord al Sud, nelle piccole e nelle grandi città. Chi per esempio risiede in Lombardia potrebbe rivolgersi allo studio di Chiara Fenaroli osteopata Milano, specializzata nel trattamento di neonati, bambini, donne in gravidanza e adulti e docente ICOM (International College of Osteopathic Medicine) dal 2004.

Cos’è l’osteopatia?

Un’accettata definizione di osteopatia è quella dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo la quale tale disciplina è una professione di contatto primario basata sul contatto manuale per la diagnosi e il trattamento.

L’OMS ha dato la sua definizione nel documento Benchmarks for Training in Osteopathy (2010).

Si ricorda che in medicina, con l’espressione “contatto primario” si fa riferimento al fatto che uno specifico professionista, per esempio un osteopata, è il primo contatto per il paziente senza che vi sia stato un intermediario precedente, come per esempio il medico di famiglia.

I principi dell’osteopatia

Un osteopata non ricorre mai a metodiche strumentali o a farmaci. L’osteopatia infatti, come anticipato, è basata su un approccio che è esclusivamente manuale e che quindi è sostanzialmente privo di effetti collaterali.

Principi fondamentali alla base dell’osteopatia sono i seguenti: l’organismo umano è un’unità funzionale nella quale tutti i sistemi sono interconnessi; la struttura e la funzione dell’organismo sono reciprocamente interdipendenti; il corpo ha meccanismi di autoregolazione e autoguarigione.

Eventuali squilibri nella struttura e nella funzione dell’organismo provocano determinati disturbi; obiettivi dello specialista osteopata, tramite la manipolazione manuale, sono l’individuazione di questi squilibri e la loro correzione favorendo conseguentemente il processo di autoguarigione.

L’osteopatia mira alla promozione della salute considerando non soltanto i sintomi che un soggetto accusa, ma comprendendo le cause di uno squilibrio o di una disfunzione.

Quando ricorrere all’aiuto di un osteopata?

Gli osteopati possono trattare vari disturbi; ci si può per esempio rivolgere loro nel caso di varie problematiche che riguardano l’apparato muscolo-scheletrico come per esempio le tendiniti, le fasciti, la pubalgia, il colpo di frusta, la gonalgia, la coxalgia ecc.

I trattamenti osteopatici possono risultare efficaci anche nel caso di vari disturbi che interessano l’articolazione temporo-mandibolare (ATM) che possono manifestarsi con vari sintomi e segni quali mal di testa, schiocco della mandibola, mandibola bloccata, dolore oculare ecc.

Si può ricorrere all’osteopatia anche nel caso di alcuni disturbi del sistema neurologico (vertigini, cefalea, ernia discale, sciatalgia ecc.).

Altre problematiche che possono trarre giovamento sono la sindrome del colon irritabile, la pirosi gastrica, la stipsi, l’ernia iatale e la fatica cronica.

Si deve sottolineare che non sono invece trattabili emergenze e urgenze mediche, malattie croniche degenerative, patologie con danno organico importante e infezioni.

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Pubblicato il 24 Settembre 2024
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