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Varese e Gallarate si candidano insieme a capitale italiana dell’arte contemporanea

Da Villa Panza al Maga, le due città pronte a giocare le loro carte. I due Comuni hanno firmato il protocollo di intesa per la presentazione della candidatura congiunta.

capitale italiana della cultura contemporanea

Varese e Gallarate alleate per il titolo di “Capitale italiana dell’arte contemporanea”: i due Comuni ci credono e hanno avviato il percorso per presentare la candidatura per il 2027.

Se Varese aveva già pensato a una sua candidatura, nell’arco di un mese l’amministrazione di Davide Galimberti ha maturato l’intenzione di coinvolgere anche Gallarate. Che ha una sua storia importante per quanto riguarda l’arte contemporanea e che già nel 2024 era arrivata nella cinquina di finalisti, a testimonianza delle buone carte giocate dalla città dei due galli.

Alla fine aveva vinto Gibellina, il centro della Sicilia occidentale ricostruito da zero dopo il sisma del Belice, con il contributo di grandi architetti e artisti contemporanei.

E dunque ora ci si prova con una doppia candidatura, che mette insieme due città dotate di poli pubblici e privati importanti per l’arte contemporanea.

«Il patrimonio artistico e culturale delle nostre città – dichiarano insieme il sindaco di Varese Davide Galimberti e il sindaco di Gallarate Andrea Cassani– come alcuni dei suoi luoghi e musei apprezzati in tutto il mondo, ci offre l’importante occasione di candidarci a Capitale italiana dell’Arte contemporanea. Un riconoscimento che offrirebbe l’opportunità di valorizzare ancora di più il nostro territorio, aprendo a nuovi investimenti per migliorare la fruizione degli spazi dell’arte e realizzare eventi nazionali e internazionali, diventando così un punto di riferimento nel panorama dell’arte contemporanea nazionale. Un’opportunità di sviluppo in termini di attrattività a beneficio di tutta la provincia di Varese».

«Aldilà dell’obiettivo che ci auguriamo di raggiungere, questa è un’ottima occasione per costituire una rete sull’arte contemporanea che coinvolge soggetti forti e già riconosciuti come il MaGa e Villa Panza» dice Enzo Laforgia, assessore alla Cultura del Comune di Varese, citando i due più importanti (anche se non gli unici) poli che saranno evidentemente al centro della candidatura.

L’assessore alla Cultura di Regione Lombardia, Francesca Caruso, è pronta a garantire il «suppoto istituzionale» di Palazzo Lombardia alla corsa delle due città del Varesotto: «Già l’anno scorso con Gallarate eravamo entrati nei cinque finalisti. Quest’anno con il coinv9lgimento anche di Villa Panza con Fai, mettiamo insieme con il Maga due delle più importanti istituzioni presenti in provincia».

Pubblico e privato insieme, nelle due città

Operativamente l’iniziativa sarà coordinata dagli assessorati alla Cultura di Varese e Gallarate. Inoltre, nel protocollo viene sottolineato anche il coinvolgimento che le amministrazioni intendono portare avanti di importanti soggetti presenti sul territorio come il Fai, in quanto proprietario e gestore della Villa Panza, e la Fondazione Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Silvio Zanella, in quanto gestrice del Museo MaGa.

Ma il progetto prevede anche la costituzione di una rete provinciale delle realtà più significative che si occupano di arte contemporanea.

Pubblicato il 30 Aprile 2025
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