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È morto a Gallarate l’ingegner Franco Quadrelli

Nella sua vita professionale a Milano aveva seguito grandi opere, poi aveva continuato l'attività nella sua città natale, mettendo anche le sue conoscenze a favore delle parrocchie cittadine. Una storia di famiglia: "Mio nonno Paolo era capomastro"

Franco Quadrelli

È morto a 85 anni di età l’ingegner Franco Quadrelli, professionista di Gallarate, attivo anche nelle parrocchie cittadine.

«Mio nonno Paolo era un capomastro che si era messo in proprio, mio papà geometra, io sono ingegnere» raccontava, sintetizzando la parabola della sua famiglia: ce lo aveva raccontato quando aveva aperto le porte del suo studio nel palazzo di via Magenta, per la serie di articoli dedicati agli edifici di Gallarate.

Ingegnere, per tanti anni ha lavorato per un’azienda di Milano, collaborando anche a grandi opere come la linea 2 della Metropolitana Milanese. All’inizio degli anni Novanta ha lasciato il lavoro a Milano e ha aperto il suo studio di ingegneria e architettura in via Magenta, nella casa di famiglia dove ha lavorato fino a qualche anno fa: l’attività era già stata ceduta e affidata ai suoi collaboratori perché potessero portare avanti la sua attività, che aveva fatto nascere e crescere con grande entusiasmo.

Casa Quadrelli

Residente nel quartiere dei Ronchi, l’ingegner Quadrelli ha sempre messo a disposizione gratuitamente la sua professionalità della comunità cristiana, prima per la parrocchia Madonna della Speranza, nel rione collinare, in occasione della costruzione della nuova chiesa e dell’oratorio; poi per la nuova comunità pastorale Centro-Ronchi-Cedrate, seguendo da vicino i lavori di ristrutturazione delle proprietà ecclesiastiche, in particolar modo della casa di San Francesco e dalla Casa di Eurosia.
Grande amante della montagna e della Val d’Aosta in particolare, ha praticato l’arrampicata e lo sci-alpinismo fino a qualche anno fa.

Il funerale si terrà giovedì 22 maggio, alle ore 15.45, preceduto dal Rosario alle 15.30, nella chiesa parrocchiale dei Ronchi, in via Sciesa.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 21 Maggio 2025
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